TMW RADIO - Fuser: “Nel nuovo Milan servono persone come Maldini”
Ex calciatore del Milan, Diego Fuser ha parlato attraverso TMW Radio della fine dell'era Berlusconi in casa rossonera. “Sono stato al Milan con Sacchi allenatore, quando arrivai io c'erano anche tanti giovani. Far parte di quel gruppo eccezionale fu un'esperienza bellissima”, le parole dell'ex centrocampista che ha giocato anche con le maglie di Milan, Parma e Nazionale: “Per me fu un trauma arrivare al Milan (ride, ndr), io ero stato al Torino e c'erano altri concetti di gioco. L'impatto fu duro, ma Sacchi aveva grande considerazione di me. Credo di non aver giocato solo la finale di Coppa dei Campioni, nelle altre c'ero. Per me arrivare al Milan fu motivo di grande orgoglio, anche se per me fu un periodo difficile. Berlusconi? Era come oggi, un tipo spiritoso con la battuta pronta. Ma, averlo di fronte, un po' intimoriva. Quel Milan non mi sembrava una famiglia, era un mondo molto professionale. Al Torino, invece, sembrava una famiglia mentre in rossonero bisognava vincere. Rispetto agli altri club, quel Milan era avanti dieci anni”.
Come vive la fine del Milan di Berlusconi? “Ha vinto 29 trofei, non poter vedere un Milan che detti legge fa un po' effetto. Ha fatto la storia del calcio mondiale, non poterci più sperare fa effetto. È un po' triste, soprattutto per chi ha vestito la maglia rossonera”.
Che sensazione danno questi cinesi del Milan? “Non so, ma credo che il club debba contornarsi di persone che hanno vissuto nel Milan. Persone come Maldini e Baresi non possono restare fuori, coinvolgerei di più queste vecchie glorie per far capire a tutti come si vince. Prima di comprare campioni, bisogna riportare queste grandi personaggi in società”.
Montella può restare? “A me piace, ha fatto tanto con questa squadra”.