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TMW RADIO - Nassi: "Senza tecnologia c'è un problema di credibilità"

TMW RADIO - Nassi: "Senza tecnologia c'è un problema di credibilità"TUTTO mercato WEB
lunedì 24 ottobre 2016, 12:032016
di Chiara Biondini
Archivio Maracanã 2016
TMW Radio
Archivio Maracanã 2016
Claudio Nassi ospite nel pomeriggio di TMW radio
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L'ex direttore sportivo Claudio Nassi è intervenuto ai microfoni di TMW Radio per parlare della questione moviola in campo.

"Il potere discrezionale dell'arbitro è sempre troppo ampio, quindi nell'interesse del calcio e degli stessi direttori di gara, che vedrebbero diminuire la loro percentuale di errore, bisogna fare di tutto perché il calcio acquisti sempre maggiore credibilità.
Non c'è niente di nuovo basta che le regole siano più uniformi, uguali per tutti, basta che si prenda in considerazione la tecnologia in campo per diminuire gli errori, basta che si metta il tempo effettivo, perché tutti giochino lo stesso tempo e non succeda come in Lazio Bologna della penultima giornata, dove una squadra che aveva vinto la partita 1 a zero si veda allungare la partita a dismisura e che poi finisca in un pareggio. Oppure si guarda all'intervento all'Inter a un minuto dalla fine quando non so che cosa c'è da dire sul fatto che Icardi sia rimasto fermo, la moviola avrebbe chiarito la cosa e magari il risultato sarebbe stato diverso. So perfettamente che gli arbitri, che sono la componente più preparata del nostro calcio non vogliano capire questo...dovrebbe essere una cosa semplicissima e scontata, invece si aspetta tempo immemore, sarà attiva nel 2018 forse 2021, faranno degli esperimenti, ma non credo che nel tennis abbiano fatto esperimenti a lungo termine, c'è un problema di credibilità. Sono dagli anni '90 che dico queste cose".

Forse non si vuole rendere scientifiche le gare dal punto di vista del regolamento...
"La credibilità per me porterebbe vantaggi economici, che la gente non farebbe zapping, aumenterebbe l'audience, e aumenterebbero gli sponsor con ritorno economico".

"Non si vedono le resistenze che vengono fatte? Si parla del 2018 poi del 2021, ma la tecnologia doveva essere entrata da anni nel calcio. Quell'altro dice che si interrompe il gioco, ma cosa si interrompe se ai Mondiali in Brasile la gente chiedeva il time out uno per tempo, vuol dire che serviva. C'è un problema di credibilità, che non invento io e dipende dal potere discrezionale degli arbitri che è ancora troppo ampio, riduciamolo..."

Quando potrebbero cambiare i risultati sportivi?
"Non poco soprattutto guardando quello che avviene negli ultimi minuti delle partite, quando i riflessi si appannano, la fatica aumenta, e molto spesso cambiano i risultati. E poi andando avanti si va a vedere che i vantaggi 9 su 10 sono per la società più importanti o per la federazione più importante. Basterebbe vedere chi ha vinto i mondiali e uno se ne renderebbe conto: o hanno vinto le grandi potenze, o le squadre che organizzavano il mondiale. Ci sono sempre dei fatti incontrovertibili e noi bisogna superarli nell'interesse generale".