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TMW RADIO - Rinaudo: "Napoli, Benfica ostico. Juve rinforzata per l'Europa"

TMW RADIO - Rinaudo: "Napoli, Benfica ostico. Juve rinforzata per l'Europa"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
mercoledì 28 settembre 2016, 17:512016
di Marco Frattino

Leandro Rinaudo, ex difensore di Napoli e Juventus, ha parlato attraverso le frequenze di TMW Radio.

La gara tra Napoli e Benfica? "Ci saranno difficoltà per gli azzurri, con i portoghesi che in trasferta non perdono da tempo. Il Benfica è abituato a queste competizioni importanti, serve tanto rispetto. Sarri sa che è una gara difficile, avrà preparato bene la partita".

Dove è migliorato il Napoli rispetto alla scorsa stagione? "L'anno scorso giocava più per Higuain, la squadra faceva bene in base al rendimento del Pipita. Adesso c'è maggiore gioco di squadra. I vari Mertens, Insigne e Callejon possono sentirsi più partecipi in zona gol, adesso tutti possono essere determinanti".

Ora è collaboratore di Perinetti al Venezia. Che parere hai del mercato del Napoli e della comunicazione del club azzurro? "Non ho seguito bene questo aspetto legato al Napoli, ma non credo che sia giusto fare comunicazione così. Napoli è una città che vive di calcio, dal professionista all'operaio. Sarebbe giusto rendere tutti partecipi per quello che la città dà, senza lasciare fuori i tifosi da quello che accade ogni giorno. Anche se parlo dall'esterno, non so cosa sia davvero accaduto per portare il Napoli a fare questo tipo di ragionamento".

La Juve è invece reduce dalla vittoria in Croazia contro la Dinamo Zagabria. "E' quello che ci si aspettava, la Juve s'è rinforzata in ottica Europa. Stiamo dando per scontato che in Italia possa stravincere, credo che la Juve sia una delle società e delle squadre più forti al mondo. Ma abbassare un po' la concentrazione può essere dannoso. In Italia si può vincere contro tutti, come si può perdere contro tutti. Abbiamo visto che il Palermo ha messo in difficoltà i bianconeri".

Da ex difensore, cosa significa quando una squadra incassa troppi gol da palla inattiva? "Più ne parli e più ne prendi (ride, ndr). Diventa poi un gioco psicologico, si prova a migliorare sotto questo aspetto ma non sempre si riesce. Ci sono delle annate in cui accadono queste situazioni, non mi soffermerei su questo aspetto. Se andiamo a vedere, i calciatori sono quelli della passata stagione. Inoltre è arrivato Benatia che sa fare bene il proprio lavoro. Sono dei momenti un po' particolari, ma non bisogna pensarci più di tanto".

Come valuta la situazione legata a de Boer e Kondogbia in casa Inter? "E' un'altra situazione che possiamo affrontare dall'esterno. Non sappiamo mai da cosa partono queste situazioni, se c'è stato uno screzio precedentemente o altro. Ci si aspettava un certo rendimento da Kondogbia, invece non sta rendendo secondo le aspettative. Ma credo che ogni situazione abbia una propria storia che in pochi conoscono, per questo preferisco non sbilanciarmi. Come quando accade una cosa in famiglia, solo marito e moglie sanno cosa davvero è accaduto".

Come va a Venezia? "Lo scorso anno il club è ripartito dalla Serie D. S'è costruito tutto grazie agli sforzi del presidente e al direttore Perinetti, rimessosi in discussione in una categoria sconosciuta a lui ma solo perché credeva in questo progetto. Il presidente ha confermato le sue idee in questa stagione, la società inizia a essere più grande sotto ogni aspetto. Quindi Venezia inizia ad avere credibilità. Per noi è un piacere portare gente dalla nostra parte. Venezia ha vissuto anni particolari, adesso è stata allestita una squadra importante per poter competere in alto. In Lega Pro ci sono Parma, Reggiana e Pordenone, sarà difficile per noi ma allo stesso tempo saremo pronti".

Come sta mister Inzaghi? "Benissimo, lavora molto per fare bene il suo lavoro. Spero che riesca a raggiungere risultati importanti con noi".

Pippo ha detto qualcosa di suo fratello? "Lui vive di calcio, si parla in generale. Sappiamo che Simone è molto preparato, sta dimostrando il suo valore alla Lazio. Entrambi hanno le qualità per imporsi in panchina come hanno fatto in passato da calciatori".