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TMW RADIO - Tacconi: “Attento Barça. Donnarumma già juventino"

TMW RADIO - Tacconi: “Attento Barça. Donnarumma già juventino"TUTTO mercato WEB
© foto di Balti Touati/PhotoViews
venerdì 17 marzo 2017, 16:192017
di Marco Frattino

Sarà il Barcellona a contendere alla Juventus la qualificazione alla semifinale di Champions League. Intercettato da TMW Radio, l'ex portiere bianconero Stefano Tacconi ha affrontato diversi temi legati alla formazione di Max Allegri.

Il Barcellona è l'avversario giusto per la Juventus? “A differenza di due anni fa, il Barça è più preoccupato della Juve rispetto alla finale del 2015. Tutto può accadere, ma il Barcellona sembra in calo. Quest'anno tanti club avrebbero evitato la Juve, che ha la difesa meno battuta finora. Adesso sono cavoli del Barça (ride, ndr)”.

E' vero che un calciatore vuole affrontare subito una grande squadra? “Sì, c'è maggiore concentrazione e grandi motivazioni. Col Barcellona te la giochi”.

Come se la giocherà Allegri? “Ho sempre detto che l'allenatore alla Juventus non conta nulla, quando le motivazioni sono tante i calciatori vanno in campo e sono loro che decidono cosa fare. È la squadra che fa l'allenatore, non viceversa. Non si tratta di un discorso di tattica, anzi. La Juve se la giocherà secondo il momento, secondo la situazione. Ovviamente dando il massimo, sapendo che puoi vincere così come puoi perdere”.

Torniamo alla gara Juve-Milan, giusto assegnare il rigore per la mano di De Sciglio? “Sono d'accordo con Boskov, 'rigore è quando arbitro fischia'. Le polemiche nei riguardi della Juve sono queste, il problema è che psicologicamente sta distruggendo tutti. Ne vanno fieri e godono. Quando ero alla Juve, ricordo che si sperava di avere un rigore al 90' così il giorno dopo ne parlavano tutti. I bianconeri sono micidiali, dopo il 2006 c'è un odio contro tutti e lo stanno dimostrando adesso. È normale che una squadra che vince sia odiata, il 50% è juventino e l'altra metà odia la Juve”.

Donnarumma è il nuovo Buffon? “Lui è già della Juve, non lo sa nessuno ma è già bianconero. Ha baciato la maglia del Milan? Ma cosa se ne frega di quella maglia. Oggi c'è il dio denaro, comandano i soldi. Raiola fa spesso i bagagli, quando decide chiude la valigia e dice 'andiamo'. Donnarumma firmerà il rinnovo, ma i contratti non contano più nulla”.

Chiellini ritrova Luis Suarez, come deve fare? “Bisogna togliergli la dentiera (ride, ndr). Messi? È normale che faccia fatica in certi contesti, perché viene marcato a dovere. Ma bisogna fermare anche gli altri, non è il Barcellona di due anni fa ma bisogna stare attenti”.

Cosa ne pensa del futuro di Allegri? “La Juve è la Juve, i calciatori passano ma la Juve resta. Stesso discorso per gli allenatori, quella bianconera è una grande società che sta facendo cose importanti”.

Spalletti può essere l'ideale post-Allegri? “Non lo so. A volte, quando fa le interviste non lo capisco. Allegri, se vince la Champions, va via. Sarri sulla panca bianconera? Se Torino è una città tranquilla per i calciatori, figuriamoci per un allenatore già molle, che dorme in panchina”.

Chi prenderebbe in panca? “Prenderei Zidane, conosce Torino e ha fatto miracoli al Real Madrid. È anche amato dai tifosi bianconeri”.

A breve si sfideranno ancora una volta Napoli e Juve. Tornando al contatto Reina-Cuadrado, cosa ne pensa? “Quanti rigori del genere sono stati assegnati? Tanti. Perché, a velocità normale, non si sa mai il portiere cosa prende”.