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Torino, Belotti: “Capocannoniere? Me la gioco. Palermo periodo importante”

Torino, Belotti: “Capocannoniere? Me la gioco. Palermo periodo importante”TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
venerdì 21 aprile 2017, 00:382017
di Marco Frattino

Ospite alla trasmissione di Sky 'E poi c'è Cattelan', l'attaccante del Torino Andrea Belotti ha parlato di tanti aspetti legati alla sua carriera. Queste le parole riportate da Gianlucadimarzio.com: “La classifica dei cannonieri? Me la gioco con Dzeko, Higuain, Icardi. È una bella stagione perché agguerrita, nessuno molla, rispetto a tutti gli altri anni ce la giocheremo fino all'ultimo. Se ho visto la Juve ieri, se ce la fa? Si l'ho vista, è una squadra forte si sa, possono dire la loro. Il derby? A Torino centro sono tutti tifosi del Toro, nei dintorni più della Juventus”.

Con un tifoso d'eccezione in più per il Gallo: il figlio di Bonucci, Lorenzo. Belotti ha detto in merito: "Io ammiro molto Bonucci che ha tirato fuori questa cosa, nonostante lui giochi nella Juventus. Non ha avuto né paura, anzi ha avuto il coraggio di dire davanti a tutti che suo figlio è tifoso del Toro e non gli ha detto nulla, anzi ha rispettato questa sua scelta, a me fa molto piacere".

Di tutt'altro tenore le critiche a Gagliardini, per essere andato a vedere Juventus-Barcellona: "Secondo me non c'è niente di male, anche perché magari anche noi calciatori essendo appassionati di calcio abbiamo magari la voglia di andare a vedere una partita bella di calcio, non ci vedo niente di male".

In quella partita il grande protagonista fu Dybala, suo compagno ai tempi di Palermo: "Quell'anno o giocavo io o giocava lui, quindi giocava lui (sorride, ndr). Giocavamo 3-5-1-1 e il trequartista era Vazquez, all'inizio giocavano sempre loro due e io entravo a partita in corso; poi ho fatto una partita con Dybala titolare, proprio contro il Torino. Se ho segnato? Io no, Paulo sì”. 

Quella fu un'esperienza molto importante per il Gallo: "A Palermo all'inizio arrivando da Bergamo mi sembrava di aver cambiato pianeta, arrivi giù e trovi caldo, mangi bene, tutti che ti accolgono bene, la gente ti vedeva ed era capace di invitarti a casa a mangiare. Se andavo? No, da bergamasco ero bello diffidente. Poi andavi a cena a mangiare una cosa veloce e ti portavano ottocento piatti, però il calore e l'affetto che ho trovato giù per me è stato qualcosa di importante, perché nonostante all'inizio vivessi un momento di difficoltà, i tifosi sono stati molto calorosi e ho trovato persone che mi hanno voluto bene dall'inizio. Quindi per me giorno dopo giorno è passato tutto molto bene".