Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

Torino, Cairo: "Scudetto? Godiamoci il momento. Belotti va aspettato"

Torino, Cairo: "Scudetto? Godiamoci il momento. Belotti va aspettato"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
lunedì 28 settembre 2015, 09:572015
di Marco Frattino

Reduce dalla vittoria contro il Palermo, Urbano Cairo festeggia il terzo posto del Torino. Attraverso Radio Rai, durante la trasmissione Radio Anch'io Sport, il presidente granata ha dichiarato: "Ieri abbiamo visto il cuore Toro, soprattutto quando siamo rimasti in nove uomini. S'è vista la voglia di lottare fino all'ultimo secondo, ho visto una squadra che ha dato l'anima e mettendo in campo il cosiddetto tremendismo granata".

C'è tanta qualità, oltre il cuore granata. "Abbiamo puntato sui giovani, con qualità e creando tante palle gol fino a quando ieri siamo stati in undici. Abbiamo una mediana di qualità notevole, Benassi e Baselli stanno facendo bene. Vives è un nostro vecchietto, ma sta facendo un grande campionato. Anche in difesa e in attacco abbiamo buoni calciatori, abbiamo abbinato esperienza e gioventù per fare bene quest'anno".

Come valuta Glik? "E' un classe '88, più esperto di tanti giovani ma molto forte. Abbiamo tanti giovani, italiani e non. Ieri c'erano nove italiani all'inizio, che hanno qualità importanti. Abbiamo investito sui giovani in estate".

Il Toro ha le carte in regola per competere in chiave scudetto? "Siamo partiti con obiettivi differenti, abbiamo una squadra di buon livello con tanti giovani. Non bisogna mettere troppa pressione sui ragazzi, competere su altissimi livelli - con risorse economiche ridotte rispetto alle big - non è facile. Competere con squadre che hanno risorse cinque o sei volte superiori, non è semplice. Non voliamo troppo in alto, sono ambizioso ma non voglio creare false aspettative per i tifosi. Siamo terzi in classifica, è un grande risultato per ora. Adesso dobbiamo goderci questo momento".

Come mai Belotti è ancora in panchina? "E' un investimento importante, è giovane e ha bisogno di tempo. Deve entrare nei meccanismi, acquisendo una serie di nozioni tattiche del nostro mister. Tutti devono avere pazienza, bisogna ricordare Bruno Peres. È maturato tantissimo rispetto a un anno fa, così come Maksimovic che non giocò neppure una partita nei primi sei mesi al Toro e guardate chi è oggi. Diamo tempo a Belotti, è con noi da un mese e mezzo. L'ex Palermo può darci tante soddisfazioni, è l'investimento più importante che ho fatto. Bisogna avere pazienza, serve aspettarlo".

Questo Torino come il Verona del 1985? "Ricordo bene quella squadra, il Toro arrivò secondo. Da quel momento, le cose sono cambiate. Negli anni ottanta hanno vinto lo scudetto formazioni come l'Hellas, il Napoli per due volte e poi la Sampdoria a inizio degli anni '90. L'avvento dei diritti televisivi ha cambiato totalmente il calcio e negli ultimi venti anni - tranne nel caso di Lazio e Roma - hanno vinto il tricolore solo Inter, Milan e Juventus".

Non le dà fastidio di vedere poco spazio sui giornali per il Torino che vola? "Non siamo ancora considerati come una big. Per essere considerati di più, bisogna continuare a fare bene. Ventura è un bravissimo allenatore, alla quinta stagione con noi. Il connubio con lui e Petrachi è perfetto, entrambi fanno bene al Torino e il Toro fa bene a loro. Abbiamo fatto una buona campagna acquisti, con italiani e non. Avelar e Acquah hanno fatto bene finora. In estate, inoltre, abbiamo trattenuto i calciatori più importanti".