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Torino campione d'Italia Primavera. Il tabellino

Torino campione d'Italia Primavera. Il tabellinoTUTTO mercato WEB
La rivincita di Longo
© foto di Diego Fornero/Torinogranata.it
martedì 16 giugno 2015, 20:572015
di Alessio Calfapietra
Lazio-Torino 7-8 dcr (1-1)

Allo stadio "Comunale" di Chiavari si celebra l'ultimo atto di questa lunghissima stagione del campionato Primavera. Si affrontano la Lazio, in corsa per realizzare il triplete e bissare il successo di due anni fa, ed il Torino che vuole vendicare la finale persa lo scorso anno contro il Chievo, iscrivendo il proprio nome nell'albo d'oro dopo oltre vent'anni di assenza. Due squadre in campo che hanno fatto della tenacia e della determinazione le loro armi vincenti: formazioni mai dome che hanno saputo ribaltare i pronostici e le gare in corsa. Procopio, Danza, Rosso ed il bomber Morra da una parte, Guerrieri, Murgia, il trottolino Pace, Tounkara e Palombi le stelle piu' attese di un match dove sicuramente i contendenti non si risparmieranno.

E' il Torino a spezzare prontamente gli equilibri all'8 con un cross sapiente di Procopio che sfrutta la sponda di Zenuni per il tiro di controbalzo da parte di Rosso a trafiggere l'impotente Guerrieri. Per lungo tempo la Lazio non riesce a farsi pericolosa nei pressi di Zaccagno, ed anzi è il Torino è andare ripetutamente al tiro. Almeno sino al 33' quando un colpo di testa ben piazzato di Tounkara costringe Zaccagno all'intervento spettacolare.

Nella ripresa si ripete il duello fra Tounkara e l'estremo difensore granata, abilissimo a neutralizzare una conclusione a giro del senegalese. Il Torino va vicinissimo al colpo del KO, ma Guerrieri si oppone in maniera egregia prima al colpo di testa di e poi al tiro ravvicinato di Mantovani. Poco dopo la Lazio trova il pareggio con uno stacco imperioso del centrale Prce che approfitta di un'uscita non perfetta di Zaccagno. La partita trova un inevitabile sbocco ai supplementari, nonostante il palo colpito da Silvagni sul finire del match, e l'incredibile occasione capitata al neo-entrato Edera a tempo praticamente scaduto.

Lazio e Torino, ormai abbonate all'extra-time, giocano così altri trenta minuti per assegnare lo scudetto. Questa è una sfida tra due grandi portieri, e l'ex Padova Zaccagno mostra ancora il meglio di sè frapponendosi tra Palombi e la porta. Il secondo tempo supplementare si caratterizza invece per il gran tiro di Edera che si stampa sul palo, e dall'altra parte la botta precisa di Rossi deviata con abilità dal solito Zaccagno. Nulla da fare: per il Torino si materializza l'incubo dei rigori fatali lo scorso anno contro il Chievo. Un epilogo crudele per un match giocato ad alti livelli e che avrebbe potuto veder prevalere ciascuna delle due formazioni.

Dagli undici metri grandissima parata di Guerrieri su Debeljuh, pareggia i conti Palombi con un penalty eseguito con troppa potenza e che va a stagliarsi sulla traversa. Si procede ad oltranza e l'errore di Pollace consegna lo scudetto ai ragazzi di Moreno Longo. Nono titolo per il Torino campione d'Italia a distanza di 23 anni, triplete fallito per la Lazio.

LAZIO (4-3-3): Guerrieri; Pollace, Mattia, Prce, Seck; Murgia, Pace (87' Silvagni), Verkaj (52' Condemi); Tounkara, Fiore (46' Rossi), Palombi. A disp: De Angelis, Cotticelli, Dovidio, Germoni, Manoni, Quaglia, Capuano, Rokavec, Milani. All.: Simone Inzaghi.

TORINO (4-2-4): Zaccagno, Troiani, Fissore, Mantovani, Procopio; Danza, Proia (85' Thiao); Zenuni (85' Edera), Debeljuh, Morra, Rosso (110' Lescano). A disp: Bambino, Cucchietti, Montefalcone, Bonifazi, Dalmasso, Candellone, Rizzo, Lenoci, Pinton, Martino. All.: Moreno Longo.

Arbitro: Antonio Di Martino (Teramo).

Marcatori: 8' Rosso (T), 76' Prce (L).

Ammoniti: Seck, Murgia, Rossi, Condermi, Prce (L), Rosso, Troiani, Fissore (T).