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Torino, la rivoluzione in mediana e l'equilibrio vincente da trovare

Torino, la rivoluzione in mediana e l'equilibrio vincente da trovareTUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
venerdì 14 agosto 2015, 06:302015
di Elena Rossin
fonte TorinoGranata.it
Occhi puntati su Acquah, Avelar, Baselli, Obi e Zappacosta presi dal Torino per fare il salto di qualità.

Il centrocampo del Torino è cambiato parecchio rispetto alla passata stagione e nel reparto sono stati immessi ben cinque giocatori che non avevano mai indossato prima la maglia granata, Zappacosta, Acquah, Baselli, Obi e Avelar, più il ritornato Stevanovic rientrato alla base dopo due stagioni altrove e che potrebbe restare, stante l'infortunio di Farnerud, oppure, più probabile, essere ceduto. In teoria Ventura se volesse potrebbe schierare una mediana di nuovi, infatti ce n'è uno per ruolo. Che questo avvenga forse è, almeno adesso, abbastanza improbabile, anche se non impossibile. Pensare che il mister rinunci a giocatori affidabili come Gazzi e Vives o a chi ha accelerate importanti come Peres, se resterà, o esperienza come Molinaro potrebbe apparire un azzardo, soprattutto nelle prime uscite ufficiali, quando le gambe sono ancora appesantite dalla preparazione estiva e gli automatismi, per evidenti ragioni temporali, non sono ancora del tutto affinati.

Il centrocampo è il reparto in assoluto più delicato perché fa da cerniera fra la difesa e l'attacco ed è i fulcro del gioco, infatti, quando una squadra ha problemi spesso dipende proprio dalla mediana che non riesce a fare da filtro davanti alla difesa oppure non è in grado di supportare a sufficienza l'attacco. In mezzo al campo ci vogliono, come si usa dire, muscoli e cervello e da questo punto di vista i nuovi acquisti del Torino sono abbastanza ben divisi fra chi è più fisico, Acquah e Obi, e chi più celebrale, Baselli, che, come si è potuto vedere nel precampionato, ha nel suo repertorio anche il fiuto per il gol. Il discorso è un tantino differente per Zappacosta e Avelar che devono correre su è giù sulle rispettive fasce di competenza e crossare o accentrarsi in modo da essere alternative, il più imprevedibili possibile, nella manovra offensiva e quando occorre devono indietreggiare per dare una mano ai difensori.

Non è difficile ipotizzare che le fortune del Torino dipenderanno molto da quanto questi nuovi acquisti riusciranno a fare. Sono per lo più giovani di prospettiva che hanno già dimostrato di possedere qualità sicuramente non inferiori alla media, anzi qualcuno superiori e questo porta a ben sperare e rende inclini a un certo ottimismo. Sarà come sempre il campo a decretare se chi è arrivato ha innalzato il tasso qualitativo oppure no, però se verrà trovato l'equilibrio a centrocampo la possibilità che il Torino disputi un campionato dove non penserà alla salvezza, ma a lottare per un posto in Europa c'è. Va da sé che poi toccherà agli attaccanti non deludere e segnare un numero sufficiente di gol e ai difensori stare attenti a non subire troppe reti, però se tutto filerà liscio i granata potranno concentrarsi a lottare per il quinto posto in modo da tornare in Europa.