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Torino, tutti i granata hanno motivazioni per fare bene con il Napoli

Torino, tutti i granata hanno motivazioni per fare bene con il NapoliTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
domenica 8 maggio 2016, 10:292016
di Elena Rossin
fonte Torinogranata.it
Calciatori in partenza o giovani che devono mettersi in mostra per essere riconfermati la vetrina garantita dalla gara con il Napoli è importante.

Linea verde come con l'Udinese o ritorno, soprattutto in difesa, al cosiddetto zoccolo duro? Non dovrebbe fare grande differenza perché tutti i giocatori del Torino hanno motivazioni per giocare al meglio con il Napoli, chi per mettersi in mostra in vista del mercato estivo e chi perché deve dimostrare di sapersi confermare per meritarsi il posto nella squadra del prossimo anno. Non ci sono dubbi che il Napoli abbia grandissime motivazioni per scendere in campo con l'obiettivo di vincere poiché in ballo c'è il secondo posto in classifica che significa accesso diretto alla Champions League e la fase a gironi vale grosso modo 40 milioni di euro e magari ci sono anche premi concordati con la dirigenza per i giocatori partenopei se raggiungono questo traguardo. Doversela vedere con un avversario di qualità e per giunta con forti motivazioni com'è il Napoli dovrebbe essere per i giocatori granata uno stimolo in più a dare il massimo.

Dalle parole pronunciate da Ventura nella conferenza stampa di ieri e pubblicate sul sito ufficiale della società si deduce che anche contro il Napoli la linea verde dovrebbe essere riproposta: "Dalla scorsa partita abbiamo optato di fare giocare e verificare quelli che hanno giocato meno. Oggi occorre pensare solo al Napoli: è una sfida molto difficile perché loro non giocheranno per il pareggio, ma anche molto stimolante. A Udine avevamo tanti giocatori sotto i 24 anni in campo. Questo è il succo della verifica che ci attende domani. Affrontare il Napoli non è semplice per nessuno. Ma il nostro obiettivo oltre a quello di vincere è quello di verificare i nostri giovani contro una formazione di alto livello come il Napoli. Per esempio se Jansson domani fa bene avendo davanti il migliore attacco della serie A, saremo contenti della verifica che ha fatto". Così come è difficile che Immobile sarà schierato fin dal primo minuto: "Immobile è tornato tra i convocati. Aveva l'ambizione di tornare in Nazionale, poi si è infortunato. Vediamo se in questi giorni riusciamo a recuperarlo totalmente. Chiaramente non è ancora al top della condizione ma sta lavorando per ritrovarla".

E' possibile, quindi, che Glik, Moretti e Molinaro si accomodino ancora una volta in panchina per fare posto a Jansson, Silva e Zappacosta, ma magari all'ultimo Ventura deciderà che per fermare Higuain e compagni è meglio affidarsi alla "vecchia guardia", senza escludere la possibilità di aggiungere in un caso e nell'altro Maksimovic. Belotti ha il posto assicurato in attacco e se Immobile è proponibile forse solo per uno spezzone, Martinez dovrebbe essere quasi certo del posto al suo fianco. Più difficile prevedere chi giocherà a centrocampo posto che Peres su una fascia o sull'altra troverà posto altre tre maglie da titolare se le giocavo Acquah, Benassi, Vives, Gazzi, Baselli e Obi. E' evidente che se si vogliono testare a dovere i giovani è quasi obbligatorio mandarli in campo, però, il rischio che i partenopei mettano in seria difficoltà la retroguardia del Torino c'è e in tal caso potrebbe prevalere la prudenza di evitare loro figuracce, anche se la squadra granata non ha nulla di particolare da chiedere a questo campionato se non riscattare i mesi di alti e bassi che ne hanno pregiudicato risultati migliori come sembrava potesse ottenerne a inizio stagione. Altro obiettivo è cercare di piazzarsi al decimo posto per ottenere una quota maggiore dai diritti televisivi, ma è tutto da stabilirsi se i soldi in più ricavati dalla quota dei diritti televisivi siano un vero guadagno rispetto a testare i giovani che dovrebbero essere la colonna portante della squadra di domani. Se per il Napoli la partita di questa sera è fondamentale per il futuro del Torino non lo è meno.