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Venezia, Tacopina: "Investo in un'opportunità dal potenziale altissimo"

Venezia, Tacopina: "Investo in un'opportunità dal potenziale altissimo"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
lunedì 16 novembre 2015, 23:402015
di Tommaso Bonan

Joe Tacopina, attuale presidente del Venezia ed ex numero uno del Bologna, ha parlato a Sportitalia nel corso della trasmissione 'Monday Night': "Come mai l'Italia e il Venezia? Per me erano due le cose importanti: la passione e la grande opportunità di portare avanti il mio business in Italia. Molte squadre più piccole sono spesso sottovalutate, ed io voglio ribaltare questa concezione anche in Italia. Anche le società più grandi sono cresciute con gli investimenti, e dunque possono farlo anche quelle piccole. Per me Venezia è un'opportunità dal potenziale altissimo. E' una città bellissima e famosa in tutto il mondo, piena di turisti. Ripeto, è una grande opportunità investirci, così come a Roma, anche se per quanto riguarda il campionato non parliamo di Serie A. Come faccio a conciliare il mio lavoro negli Stati Uniti e quello in Italia? Dormendo poco (ride, ndr), ma questa è la vita, sono molto contento. Le avventure con la Roma e col Bologna, non è sono andate bene, ma non ho mollato mai. Così come faccio quando credo in qualcosa.

Oggi c'è un punto di svolta per gli investitori stranieri che vogliono entrare nel calcio italiano, che può offrire grandi opportunità. Nella mia vita, se facessi solo l'avvocato non mi divertirei, quindi non vedo perché non divertirmi con la mia passione per il calcio, soprattutto in Italia. Il Bologna? Non penso che ci sia differenza tra il mio rapporto col Bologna e col Venezia, io ci metto sempre la passione che mi contraddistingue. Bologna e i suoi tifosi resteranno sempre nel mio cuore. Ho investito in queste due società di tasca mia. Adesso il club rossoblu è stabile. La rottura con Saputo? Non ha nulla a che vedere con i soldi, tutto quello che c'era da dire ce lo siamo detti con i comunicati stampa che sono usciti. Non c'è nient'altro da aggiungere".