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Venturin: "Lazio, ottima condizione. Ma se in giornata il Toro è ostico per tutti"

Venturin: "Lazio, ottima condizione. Ma se in giornata il Toro è ostico per tutti"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico Gaetano
giovedì 9 marzo 2017, 11:032017
di Elena Rossin
fonte Torinogranata.it

Giorgio Venturin è stato intervistato in esclusiva per TorinoGranata.it. Venturin attualmente è osservatore dell’Under 21 di Luigi Di Biagio, mentre da calciatore è stato un centrocampista. E’ cresciuto nelle giovanili del Torino dove ha giocato a più riprese dal 1987 all’88, dall’89 al ‘90, dal ‘91 al ‘94 e dal 2000 al 2002, ma è stato calciatore anche della Lazio nella stagione ‘94-‘95 e poi dal ‘96 al ‘99. Con lui abbiamo parlato della prossima partita fra le sue ex squadre.
Ai fini della classifica sembra che la partita sia più importante per la Lazio che è in piena lotta per un posto nelle coppe europee, questo peserà sulla gara?
“La condizione atletica e psicologica della Lazio ultimamente è sicuramente in crescita, sia per i risultati sia per il derby vinto nell’andata della Coppa Italia, quindi, vedo favorita la squadra d’Inzaghi, però, è anche vero che il Toro è sempre una squadra pericolosa e quando è in giornata è un avversario ostico per tutti”.
Le due squadre giocano sempre a viso aperto, la Lazio ha un’ottima difesa, il Torino decisamente meno e per quel che riguarda gli attacchi un po’ meglio quello granata. Si giocherà sugli equilibri tattici?
“Senz’altro, e poi stiamo parlando di una partita dove ci sono giocatori in entrambe le squadre che stanno vivendo un periodo di forma strepitoso, basta pensare a Belotti per il Toro e a Immobile per la Lazio. Sono gli interpreti delle gare a fare la differenza e in questo momento sia il Toro sia la Lazio hanno giocatori nel reparto avanzato veramente di livello”.
E’ più importante Belotti per il Torino o Immobile per la Lazio?
“Mah, entrambi perché sono due finalizzatori e sono tutti e due importanti per la propria squadra. Non saprei dire chi sia più importante, ma rappresentano per il calcio italiano i massimi valori per quanto riguarda la Nazionale”.
Essere i due giocatori italiani più importanti per la Nazionale può essere motivo di sana rivalità fra i due tanto più che ci sarà un confronto diretto lunedì sera?
“Non lo so, però, credo che la rivalità sia fra Toro e Lazio per cercare di superarsi.

Credo che i due giocatori per le caratteristiche che hanno probabilmente possano coesistere in Nazionale”.
Il Torino dovrebbe recuperare giocatori soprattutto in difesa e la Lazio ha una condizione fisica che la supporta in modo egregio, quali sono le carte a disposizione Inzaghi per avere al meglio su Mihajlovic?
“La Lazio nell’ultimo periodo è vero che si adatta anche agli avversari cambiando un po’ il sistema difensivo e facendo buone gare sia con la difesa a quattro sia con quella a tre o a cinque, ma credo che l’ago della bilancia siano sempre gli esterni perché Anderson e Keita, quando sono in giornata, sono due giocatori, secondo me, irresistibili. Nella partita con il Torino molto dipenderà da questi giocatori e anche da Milinkovic-Savic che in questo momento è l’uomo che sta facendo la differenza a mio avviso”.
Ljajic è in ripresa e sembra tornato a livelli più in linea con le sue qualità, ma non ci sarà Valdifiori che ha un problema ai piedi e quindi toccherà al giovane Lukic andare in cabina di regia. Potrà creare difficoltà al Torino non avere in mezzo al campo un giocatore d’esperienza in una partita così delicata?
“Con certezza lo sapremo lunedì sera guardando la partita, ma mi sembra che Lukic sia facendo molto bene. E’ un ragazzo interessantissimo, giovane, che arriva da una scuola importante com’è quella serba. Non so se potrà incidere la mancanza d’esperienza in mezzo al campo per il Torino, ma potrebbe anche succedere che Lukic prenda per mano la squadra perché mi sembra che abbia personalità e, quindi, ritengo che probabilmente non ci sarà questa grande mancanza di personalità a centrocampo”.
Quanto potrà incidere sull’esito della gara il fatto che il Torino in trasferta quest’anno rende decisamente meno rispetto alle partite in casa?
“Per la legge dei grandi numeri potrebbe esserci la sorpresa, però, diciamo che effettivamente il ruolino di marcia fuori casa del Toro ha lasciato un pochino l’amaro in bocca a tutti quanti ed è forse anche per questo che non si trova nelle posizioni più alte in classifica. Forse con un altro rendimento fuori casa avrebbe potuto ambire anche a una posizione utile per l’Europa League. Comunque ho l’impressione che sia un Torino che ha ancora margini di miglioramento, anche perché è una squadra che è formata da giocatori molto giovani”.
I quattordici punti di differenza in classifica rispecchiano il reale valore delle rose di Torino e Lazio?
“Probabilmente qualche punto di differenza per la qualità delle rose esiste fra Lazio e Toro, ma probabilmente non così tanti”.