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Verona, Toni: "So cosa vuol dire giocare per salvarsi"

Verona, Toni: "So cosa vuol dire giocare per salvarsi"
martedì 28 ottobre 2014, 18:482014
di Chiara Biondini

L'attaccate dell'Hellas Verona, Luca Toni, ha parlato oggi in conferenza stampa assiema a Moras per parlare della sfida che li aspetta cotro la Lazio e del momento che sta vivendo la squadra gialloblù.

"Dobbiamo essere più bravi: io mi impegnerò di più a realizzare reti, tutta la squadra deve cercare di fare lo stesso. Non è importante che segni Toni oppure un altro, l'importante è che la squadra faccia bene, che si facciano i punti. Adesso basta fare paragoni, forse qualcuno di noi - calciatori, società oppure in città - può aver perso di vista il nostro obiettivo, che è la salvezza, quindi dobbiamo stare tutti uniti e cercare di lottare fino alla fine perché quest'anno è un campionato difficile. Non ci sono squadre deboli, quelle promosse dalla Serie B stanno facendo molti punti. In basso c'è il Parma, ma è fatto da calciatori molto forti e possono risalire, per il Chievo vale lo stesso. In Serie A conta uno spirito di squadra che ti deve permettere di arrivare a 40 punti".

"Peccato di presunzione? Secondo me, dopo l'ottimo campionato, qualcuno ha dimenticato la categoria in cui si gioca. L'anno scorso, l'ho sempre detto, è stato un anno a parte perché tra nuovi e vecchi avevamo trovato subito il giusto spirito: i veterani hanno fatto un campionato straordinario, poi abbiamo avuto la fortuna di trovare calciatori nuovi che si sono rivelati importanti e che ora giocano in grandi squadre. Quest'anno penso che tutti questi presupposti ancora non ci siano, che il Verona sia una squadra che deve lottare per non retrocedere, di arrivare il prima possibile ai 40 punti. Bisogna 'raspare', lottare su ogni pallone, cercare di fare punti. La batosta di Napoli? Sappiamo che i tifosi ci tenevano in maniera particolare, sono sicuramente molto rammaricati, prendere 6 gol me li fa girare anche a me. Eravamo noi i primi ad essere dispiaciuti, però penso che ci debba servire da lezione per ripartire alla grande. Giovedì giochiamo in casa con la Lazio, altra squadra in forma. Se non cambiamo mentalità rischiamo di far un'altra figuraccia, quindi dobbiamo cercare di prepararla bene, di essere tutti belli carichi perché dobbiamo tornare a fare punti. Abbiamo davanti un campionato lungo e difficile, giochiamo contro una squadra che è tra le più forti, che è in un periodo di forma molto buono, quindi sarà una bella battaglia. Abbiamo bisogno del sostegno del nostro pubblico: in rosa ci sono giocatori che per la prima volta giocano nella massima serie. I tifosi devono sapere che con loro siamo più forti, sarebbe bello ritrovarsi tutti assieme per darci la carica, abbiamo bisogno di tutti. C'è differenza tra giocare in casa e fuori, al Bentegodi ci sentiamo più forti, abbiamo giocato con un Napoli più forte del Milan, quando stanno bene creano un sacco di palle gol. Avendo giocatori importanti prima o poi la palla va dentro per forza".

"E' un momento che faccio fatica a trovare il gol ma non è la prima volta. L'unica cosa da fare per tornare a realizzare una rete è lavorare durante la settimana, cercare di prepararsi al meglio. Qualche gol l'ho sempre fatto quindi sono convinto che arriveranno. Lo spero, sono qua per questo. Il primo a rimanerci male quando non arriva sono io, perché non riesco a dare una mano ai miei compagni. Quindi cerco di allenarmi bene per arrivare alla domenica e cercare di sbloccarmi. L'abbiamo visto con Higuain: il Napoli è una squadra che ha aspettative più alte delle nostre e sono riusciti a sbloccarci, purtroppo per noi a nostre spese. Noi attaccanti viviamo di questi momenti per cui noi dobbiamo allenarci, fare bene. Sono convinto che torneranno anche i gol. Col Napoli avevo quella palla che non era così facile, anche col Milan sarebbero bastati pochi centrimetri. Più che per me voglio tornare a segnare per fare punti e aiutare la squadra. Sono quelli più belli, quelli mi mancano. Non so dove e se si abbia peccato di presunzione. Forse all'inizio in certe partite abbiamo avuto quel pizzico di fortuna in più, come quel gol al novantesimo contro il Cagliari. Ci siamo fatti prendere dall'entusiasmo e abbiamo creduto di poter lottare per altre cose, infatti dopo abbiamo preso due scoppole. Noi dobbiamo pensare ad altro, a salvarci. Secondo me è un messaggio che dobbiamo dare a tutti, alla fine emergeranno tre squadre per la retrocessione. Dobbiamo stare sul pezzo perché questo è un campionato lungo e difficile. So cosa vuol dire giocare per salvarsi, ad inizio carriera mi sono trovato a lottare per non retrocedere".