Verso la Copa America: la presentazione del Gruppo A - Cile grande favorito

L'attesa sta per finire. Per tutti gli amanti del calcio sudamericano le prossime notti saranno molto calde. Partirà giovedì l'edizione numero 44 della Copa America che avrà il suo svolgimento in Cile e che sancirà il successore dell'Uruguay nell'albo d'oro. L'analisi delle dodici squadre che parteciperanno alla competizione parte ovviamente del Girone A. La testa di serie di questo raggruppamento sarà il Cile di Jorge Sampaoli che, oltre ad essere la nazione ospitante, è la grande favorita al passaggio del turno. Più defilato nella griglia di partenza c'è il Messico di Herrera mentre Ecuador e Bolivia possono giocarsi tranquillamente la palma di sorpresa di questo girone. Dopo un buon Mondiale, culminato con l'eliminazione ai calci di rigore per mano del Brasile agli ottavi di finale, i padroni di casa sono chiamati alla riscossa davanti al pubblico amico. Anche il Messico, nel torneo iridato, è uscito agli ottavi di finale. Ad eliminare la nazionale di Miguel Herrera è stata l'Olanda, terza qualificata al termine della manifestazione.

CILE - Senza dubbio la squadra più tecnica del girone A. Fra le file dei biancorossi fra i pali troviamo niente meno che Claudio Bravo, numero uno del Barcellona vincitore del Triplete. Fra i convocati di Sampaoli troviamo anche diversi "italiani", fra cui il nerazzurro Medel, i viola Pizarro e Mati Fernandez, il bianconero Arturo Vidal e l'atalantino Mauricio Pinilla. La qualità del Cile però non si ferma qui in quanto in attacco ci sarà la fantasia di Alexis Sanchez e la concretezza di Edu Vargas, rientrato al Napoli dopo l'esperienza al QPR ma in attesa di una nuova destinazione.

MESSICO - La stella che proverà a brillare nel cielo del Cile sarà quella di Raul Jimenez. Sarà lui il terminale offensivo a cui si affiderà Miguel Herrera per provare a tirare un brutto scherzo alla formazione di Sampaoli. Il commissario tecnico messicano ha lasciato a casa per questa competizione giocatori del calibro del Chicharito Hernandez, Hector Herrera, Guardado e Diego Reyes. La difesa sarà guidata come sempre dal capitano Rafa Marquez, reduce da un'annata in chiaroscuro con la maglia del Verona.

ECUADOR - Alla guida della Tricolor c'è Gustavo Quinteros che si è insediato lo scorso marzo al posto di Rueda. L'Ecuador è il giusto mix di esperienza e freschezza dovuta anche alla presenza di molti ragazzi giovani che si candidano come rivelazione della Copa America. Confermato Walter Ayovì, colonna difensiva di 35 anni, così come Jefferson Montero e Jaime Ayovì mentre l'osservato speciale sarà Enner Valencia, attaccante 25ennte del West Ham accostato di recente alla Sampdoria. I riflettori saranno puntati anche su Miller Bolanos, classe 1990 e profilo molto interessante, e Cazares 23enne del Banfield. Assenza pesante Mena, infortunatosi nell'andata del quarto di finale di Copa Libertadores.

BOLIVIA - Guai a chiamarla Cenerentola del girone. La formazione guidata in panchina dal commissario tecnico Mauricio Soria parte con i sfavori del pronostico ma, si sa, il campo è l'unico giudice inapellabile. Il capitano Ronald Raldes sarà regolarmente in campo dopo aver smaltito un infortunio alla spalla - frattura alla clavicola per lui - mentre l'attacco sarà guidato da Marcelo Moreno con il 36enne Pablo Escobar che dovrebbe agire alle sue spalle. Nella Bolivia ci sarà anche un pizzico di Italia in quanto troviamo nella lista dei 23 Sebastian Gamarra, 18enne del Milan e giocatore più giovane di tutta la Copa America.