Monza, con l'Atalanta bene ma non benissimo. La prestazione però c'è stata
La prestazione c’è stata, perché il Monza ha retto decisamente bene il confronto con l’Atalanta. Anzi, per alcuni momenti della partita è riuscito a fare anche meglio di un avversario che solamente qualche giorno prima aveva messo in crisi il Liverpool poi eliminato dall’Europa League. Studiata bene, preparata altrettanto bene, interpretata con cura: a fare la differenza nell’1-2 dell’U-Power Stadium, come spesso capita in confronti parecchio impegnativi, sono state le sfumature. Al Monza, per esempio, è mancato cogliere l’attimo e un pizzico di fortuna visto che Maldini a un secondo dalla fine ha centranto in pieno un palo clamoroso. Sarebbe stato 2-2, peraltro meritato per quanto fatto e visto.
Bene e quasi benissimo Specialmente nel primo tempo la squadra di Palladino è arrivata diverse volte alla conclusione o alla scelta negli ultimi 16 metri della giocata in grado di cambiare la storia della partita. Ma in entrambi i casi fra imprecisione e parate di Carnesecchi, oppure scarsa lucidità nel calare il jolly, il Monza non è riuscito a segnare. E quando lo ha fatto con Daniel Maldini a ridosso della fine ormai era troppo tardi. Un gol, altri mancati e due disattenzioni in occasione delle reti dell’Atalanta che a conti fatti sono costate la partita: il conto è salatissimo, ma anche prendendo spunto da match del genere si può crescere e migliorare per il futuro. Che resta ancora da scrivere, perché l’obiettivo è quello di chiudere il campionato nel migliore dei modi, con più punti possibili in classifica e un piazzamento che possa rendere l’idea di un percorso ottimo e di crescita per tutti, dall’allenatore ai calciatori.