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Stromberg: "L'Atalanta passa al 70%. Bisogna avere rispetto per il Liverpool"
"L'Atalanta way". La ribattezza così Glenn Stromberg, ex centrocampista e capitano dell'Atalanta, nell'intervista a La Gazzetta dello Sport di oggi. "A Anfield ho visto di persona le migliori squadre d'Europa giocare. Ma poche volte mi è capitato di assistere a una partita come quella dell'andata. Quel coraggio e quell'intensità non sono facili da ritrovare quando si affronta il Liverpool. Sarà rischioso, penserà qualcuno, ma è l'unico modo per giocarsela con i Reds a casa loro".
Sulla partita di stasera.
"Dovrà essere come quella dell'andata, nel calcio non si può mai sapere. Tantissimi tifosi in questi giorni mi hanno fermato per strada e nei negozi di Bergamo per chiedermi se ormai la qualificazione alla semifinale sia cosa fatta. Io penso che si debba avere rispetto ancora per il Liverpool, bisogna averne sempre. Rispetto che non deve tramutarsi in paura, ma coraggio. Prima dell'andata dicevo il 20%, ora il 70%. Piedi per terra, però".
Sull'Atalanta.
"Oramai ha una sua dimensione europea. Sanno cosa significa giocare contro la Dea e cosa significa venire a giocare a Bergamo. Se la società e la squadra esistono sulla mappa del calcio internazionale lo si deve alla famiglia Percassi e a Gasperini. Entrambi hanno dato mentalità e la struttura per competere a questi livelli".
Su Scamacca.
"L'ho sempre difeso quando il West Ham lo acquistò. Era dubbiosa la critica inglese. Ha classe dentro e Gasperini lo sta facendo rendere al meglio".
Sulla partita di stasera.
"Dovrà essere come quella dell'andata, nel calcio non si può mai sapere. Tantissimi tifosi in questi giorni mi hanno fermato per strada e nei negozi di Bergamo per chiedermi se ormai la qualificazione alla semifinale sia cosa fatta. Io penso che si debba avere rispetto ancora per il Liverpool, bisogna averne sempre. Rispetto che non deve tramutarsi in paura, ma coraggio. Prima dell'andata dicevo il 20%, ora il 70%. Piedi per terra, però".
Sull'Atalanta.
"Oramai ha una sua dimensione europea. Sanno cosa significa giocare contro la Dea e cosa significa venire a giocare a Bergamo. Se la società e la squadra esistono sulla mappa del calcio internazionale lo si deve alla famiglia Percassi e a Gasperini. Entrambi hanno dato mentalità e la struttura per competere a questi livelli".
Su Scamacca.
"L'ho sempre difeso quando il West Ham lo acquistò. Era dubbiosa la critica inglese. Ha classe dentro e Gasperini lo sta facendo rendere al meglio".
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