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Tavano: "Sono stato accolto da re. Qui c'è un pubblico da Serie A"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
lunedì 27 luglio 2015, 09:27Copertina
di Pasquale Nappo
per Tuttoavellino.it

Tavano: "Sono stato accolto da re. Qui c'è un pubblico da Serie A"

E' stato il colpo dell'Avellino e fino ad ora dell'intera serie B. Stiamo naturalmente parlando di Francesco Tavano, che dopo l'ultima stagione in A con l'Empoli, ha deciso di scendere nuovamente di categoria per giocare con la maglia biancoverde. L'attaccante casertano ha parlato di ciò e di tanto altro a "La Gazzetta dello Sport" a cui ha dichiarato: "Non mi sento finito. Ho scelto Avellino per dimostrare di essere ancora decisivo. Mi ha stimolato il fatto di poter mettermi uin gioco da protagonista al sud, dove non avevo mai giocato nel corso della mia carriera".

Per la prima volta al sud...

"Sarà un'emozione speciale giocare in una piazza come Avellino. L'impatto è stato molto positivo con tutto l'ambiente. Ho trovato un gruppo compatto formato da ragazzi eccezionali e una società ben organizzata. Rispetto al nord qui i tifosi hanno molta più passione. Al sud l'attaccamento dei tifosi è incredibile. Ad Avellino c'è un pubblico da Serie A: la tifoseria è molto calorosa e mi ha accolto in maniera splendida. Spero di ripagare il loro affetto sul campo".

Come ha fatto l'Avellino a convincerla a lasciare Empoli?

"Il presidente Taccone e il tecnico Tesser mi hanno chiamato e fatto sentire importante. All'inizio ero indeciso per il profondo legame che mi lega ad Empoli. Mi ero preso qualche giorno di riflessione per valutare la soluzione migliore per la mia famiglia. L'Avellino mi ha voluto fortemente e questo mi ha portato ad accettare".

Ad Empoli l'hanno celebrata ritirando la sua maglia. Che effetto sarà non vedere più la numero dieci al Castellani?

"E' stato un gesto emozionante. L'ho saputo dai miei ex compagni che mi hanno telefonato, comunicandomi le loro intenzioni. Quando me lo hanno detto, sono rimasto senza parole. Spero che l'anno prossimo venga riassegnata la 10: tanti bambini sognano di giocare con quel numero ed è bello che qualcuno possa ereditarla".

In biancoverde che maglia indosserà?

"Ho scelto la sette. Il mio numero portafortunata è il dieci, ma è sulle spalle di un grande come Castaldo che ha fatto la storia dell'Avellino ed è giusto che lo tenga lui".

La sua celebre esultanza con la linguaggia è stata brevettata proprio al Partenio nel 2008-2009?

"La prima volta la feci proprio ad Avellino. Giocavo con il Livorno e segnai una tripletta. E' uno stadio che mi ha regalato tante gioie, spero di darne di nuove".

Lei è uno specialista in promozioni e i tifosi sognano in grande. La A è davvero possibile?

"Bisogna tenere i piedi per terra. La B è difficile e la squadra è cambiata molto. In B ho indossato solo le maglie di Empoli e Livorno e con loro ho vinto il campionato, chissà che non ci sia il due senza tre..."

In B stanno emergendo tanti giovani bomber, chi l'ha colpita?

"Mi piace tantissimo Giannetti, il Cagliari ha fatto un bel colpo. Occhio anche a Roberto Insigne, ha colpi importanti".

Lei ha fatto coppia con tanti goleador: con chi componeva il tandem perfetto?

"Ho giocato con tanti grandi attaccanti, la coppia ideale era con Riganò. Insieme ci completavamo, però con Maccarone mi sono trovato benissimo. In questi anni ad Empoli abbiamo fatto una sessantina di gol a testa. Giocavamo a memoria".

Con quali aspettative torna in B?

"La classifica marcatori fa sempre piacere per un attaccante. Sinceramente mi sono tolto tante soddisfazioni, perciò vorrei ottenere un traguardo di squadra. Vincere al sud per un campano sarebbe speciale".