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Dalla corsa di Cittadella alla "Dab dance", Ardemagni si racconta: "Sono un tifoso che gioca. Se andiamo ai playoff..."
martedì 21 febbraio 2017, 12:00Copertina
di Domenico Fabbricini
per Tuttoavellino.it

Dalla corsa di Cittadella alla "Dab dance", Ardemagni si racconta: "Sono un tifoso che gioca. Se andiamo ai playoff..."

Tutti pazzi per Matteo Ardemagni. L'attaccante dell'Avellino, dopo un momento difficile a inizio stagione dovuto a una forma che stentava ad arrivare, ora sta trascinando i biancoverdi con i suoi gol e... le sue esultanze. La sua "Dab dance" ispirata all'esultanza di Paul Pogba, sta letteralmente spopolando tra i tifosi biancoverdi, che lo imintano in selfie piu' o meno fedeli all'originale. “Ogni giorno mi arrivano centinaia di messaggi con le foto dei tifosi - ha detto Ardemaggi a Gianlucadimarzio.com -. Sinceramente è una cosa nata un po’ per caso, non pensavo che mi imitassero tutti. Prima della partita con il Brescia sono andato da Verde e gli ho fatto…’Dani dobbiamo fare un’esultanza nostra, che dici?’ E lì è nato tutto”. Un pioniere delle esultanze, come il selfie nel derby vinto l’anno scorso contro la Ternana. Oggetto, anch’esso, di emulazioni più che ogni, altro, qualsiasi, banale personaggio dei cartoni animati… “Eh il selfie è il selfie. Che bei ricordi”.

Poi ricorda quella corsa verso i tifosi dell'Avellino a Cittadella: “Io mi sento uno di loro, sono una sorta di tifoso che gioca. Sento la maglia, sento ogni gol che faccio, sento emozioni…sono un essere umano! Vado sempre a festeggiare con la mia gente perché la cosa bella di segnare è proprio quella di poter condividere la gioia. Nello specifico il secondo gol l’ho festeggiato in quel modo anche per una parte di tifosi che hanno preso la squalifica e non sono potuti venire. E’ stato un gesto di vicinanza soprattutto a loro”.

Capelli verdi in caso di playoff? “Si può fare sì, magari con la folta chioma del mio grande amico Moretti. Ma comunque dai, io vivo alla giornata. Intelligente sì e con un po’ di sana ignoranza, che fa anche ridere. Nello spogliatoio nora c’è un affiatamento incredibile. Ridiamo, scherziamo, ci divertiamo e soprattutto stiamo bene insieme. Ora è cambiato tutto rispetto ad inizio anno”. Anche in termini di gol… “Nel girone d’andata ne ho fatti tre, adesso sono già a sette. Voglio arrivare in doppia cifra, quindici sarebbe il top”.