Bari si è svegliata ferita. Play-off sfumati, resta l'obbligo di non fallire ancora

C'era chi da settimane ai play-off ormai non ci credeva più. E chi si era illuso invece che il successo di sabato sul Cittadella potesse ridare un senso al campionato. La doccia fredda sulle residue velleità di discussione attorno al tema è arrivata, con fare pressoché definitivo, attorno alle 17 di ieri, quando al Partenio l'Avellino ha festeggiato tre punti d'oro al termine di un posticipo non affatto scontato, rimontato solo nella ripresa, quel tanto per risbattere giù le rivali, Bari compreso.

A tre giornate dal termine, restano sei i punti che separano i biancorossi dall'ottavo posto. Virtualmente sette se si considera che le attuali depositarie delle ultime piazze utili, Avellino appunto e Pescara, sono anche messe meglio fra scontri diretti e differenza reti. Morale: solo un miracolo permetterebbe a questo punto al Bari di arrivare all'ultimo match con lo Spezia con concrete possibilità di aggancio. Posto che la squadra di Nicola dovrebbe vincerle tutte (diventerebbero quattro le vittorie di fila, cosa mai successa prima in questo campionato, ndr), da almeno una delle rivali dovrebbero arrivare non più di due punti nelle tre sfide finali. Chimera assoluta.

PER L'ONORE... Chiedono da ieri pomeriggio almeno quello i tifosi del Bari, specialmente in ottica Latina, teatro di grandi lacrime nella passata stagione. Quel che è rimasto dall'inizio alla fine un campionato al di sotto delle aspettative, potrebbe assumere contorni ancor più beffardi se i biancorossi non dovessero mostrare l'orgoglio sufficiente a condurre partite di personalità da qui alla fine. Il futuro, poi, sarà tutto da scrivere. Ma intanto c'è un presente da chiudere al meglio. Bari in fondo non merita altre figuracce.