Bari, i consigli di Spinesi: "Così si batte l'Avellino. Tredici anni fa..."

Vincere ad Avellino, e riprendere il cammino che si era interrotto con le sconfitte contro Pescara e Crotone. Questo l'obiettivo del Bari, a due giorni dalla delicata sfida del Partenio; un campo tradizionamente ostico per i colori biancorossi, che non vincono in Irpinia da 13 anni. 

Protagonista di quel successo fu Gionatha Spinesi, che ricorda così quella storica vittoria: "Eravamo in un momento difficile- riporta La Gazzetta del Mezzogiorno- In classifica occupavamo il penultimo posto in B assieme al Como. La domenica precedente avevamo pareggiato in casa contro il Pescara, un 2-2 firmato, per noi, da un autogol di Di Cara (ora secondo di Camplone) e da un rigore trasformato da me. Anche su rigore risolvemmo la trasferta di Avellino dopo il pareggio che ottenni subito dopo il vantaggio avversario. A otto minuti dalla fine, poi, per un fallaccio in area subito da Valdes, usufruimmo di un penalty per la gioia nostra e dei tifosi che ci avevano seguito. Tirai forte e fu il 2-1 che ci consentì di vincere".

Ora è diventato imprenditore, ma il suo sogno è quello di prendere il patentino e incominciare una carriera da allenatore, nel frattempo non perde occasione per seguire la sua Bari: "Bari resta sempre nel mio cuore. Devo confessare di essere rimasto male quando 13 anni fa, dopo il successo di Avellino, fui richiesto dal Napoli, ma non ci fu l'accordo finale. Giocai proprio contro il Napoli ( 0-0 ) e fu l'ultima partita col Bari dopo 126 presenze e 52 gol segnati. Fui lasciato libero e a fine stagione mi tesserai con l'Arezzo per poi finire al Catania".