Bari, i playoff chiamano ma contro il Cagliari ci vorrà la garra di Romizi

"Adesso non esco più dal campo". Marco Romizi, non più tardi di un mese fa, aveva palesato così tutta la sua soddisfazione per aver vinto l'ennesima sfida. L'aretino ha dovuto sudare ancora molto per riprendersi il suo Bari. Ma ce l'ha fatta. Delle ultime otto partite, ne ha saltata soltanto una, causa squalifica: la trasferta di Ascoli. Insomma, da semplice comprimario è diventato protagonista indiscusso del centrocampo di Camplone. E il match di Perugia lo ha confermato.

Grinta, cuore e gamba. L'ex viola ha corso senza sosta per tutta la gara. L'uomo migliore di un Bari decisamente opaco e che ha fatto poco per aggiudicarsi l'intera posta. Tifosi ovviamente delusi e che avrebbero voluto vedere quella garra necessaria per raggiungere l'obiettivo. Un obiettivo troppo importante per desistere così facilmente. Il quattro dei galletti invece è stato l'ultimo ad arrendersi nel catino del "Curi". Sua infatti la sortita finale, a tempo quasi scaduto, con quella conclusione insperata respinta dal portiere umbro. Se fosse riuscito a regalare ai suoi compagni anche i tre punti, avremmo parlato di prestazione maiuscola. 

Che sia di buon esempio visto che mancano pochi giorni alla supersfida col Cagliari. La squadra di Rastelli è quasi giunta al traguardo. L'intento è festeggiare proprio al San Nicola la sua serie A. Al Bari il compito di impedirlo, ma in campo ci vorranno 11 Romizi.