Delvecchio ricorda la remuntada: "Credici Bari. A Modena fu 0-4, poi..."

Anche dalle peggiori sconfitte è possibile ricavare qualcosa di buono. E' il pensiero di Gennaro Delvecchio, presente in tribuna, poco più di dieci giorni fa, in occasione della vittoria dei biancorossi sul Frosinone. L'ex centrocampista del Bari della remuntada sprona i ragazzi dalle colonne de La Gazzetta dello Sport e ricorda un particolare di quel campionato straordinario: "Non ci crederete, ma tre anni fa il Bari della famosa remuntada prese lo slancio giusto proprio da uno 0-4, rimediato a Modena. Lì toccammo il fondo. Eravamo stati nulli. Proprio come il Bari visto a Trapani. Capitano partite storte, in cui sei inerme davanti all’avversari". 

Nulla dunque è perduto: "Fin dal viaggio di ritorno in treno - ha proseguito Delvecchio - parlammo molto fra noi calciatori. Analizzammo la situazione. Ognuno fece un esame di coscienza. Vero è che subito dopo la storia cambiò. Riprendemmo a giocare con la rabbia in corpo e il sangue agli occhi. Ebbene, per un pelo, quel Bari non completò l’opera più straordinaria con la promozione in serie A".

Corsi e ricorsi ma una sostanziale differenza come spiega sempre alla rosea l'ex centrocampista di Barletta: "Questo Bari è anche molto più avanti in classifica. Non deve scalare le montagne. Ma, è ovvio, non gli basterà vincere in casa. Per guadagnare qualche posizione deve necessariamente cambiare registro in trasferta. Purtroppo la storia di questo campionato dice che i biancorossi fuori casa hanno una costante negativa. Al Bari occorre fare punti, tanti. E’ l’unica cosa che conta. D’ora in avanti i biancorossi devono fare la corsa per un obiettivo primario: arrivare più in alto possibile. Finire al terzo o al quarto posto sarebbe un vantaggio in vista dei playoff".