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Dalla A sfiorata alla lotta per non retrocedere. Una ferita che fa ancora male, Di Cesare in lacrime
Una ferita ancora aperta in casa Bari e che a quasi un anno di distanza continua a fare male. Il sogno della Serie A infranto a pochi centimetri dal traguardo, con Pavoletti che ha gelato il San Nicola in quella finale di Playoff regalando la Serie A al Cagliari.
Di acqua sotto i ponti ne è passata, con il Bari che non è riuscito a ripetere quanto di buono è stato fatto lo scorso anno, quando la formazione pugliese, da neopromossa, aveva stupito tutti arrivando ai playoff e sfiorando la doppia, clamorosa, promozione.
Il campionato del Bari quest'anno è stato a dir poco disastroso, con ben quattro allenatore che si sono susseguiti in panchina: Mignani, Marino, Iachini e ora Giampaolo, con i Galletti invischiati nella lotta per non retrocedere. "Adesso conta solo il Bari, la salvezza, è una questione vitale per me e per tutti. Sono qui da tanti anni, abbiamo costruito tanto, retrocedere vorrebbe dire fallire clamorosamente. Quello che stiamo dando non basta, bisognerebbe andare oltre e dare tutto quello che uno ha. Nelle ultime gare prendiamo sempre gol nei primi minuti, partire dall'uno a zero per gli altri è difficile. Potrei dire tante cose ma ora non ha senso, bisogna salvarsi e andare oltre tutto", ha detto il capitano del Bari Valerio Di Cesare, intervenuto ieri in conferenza stampa.
Il capitano, ricordando anche la finale dello scorso anno con il Cagliari di Ranieri, non è riuscito a trattenere le lacrime: "Inutile negarlo, quella finale ce la portiamo dietro. È andata così".
Di acqua sotto i ponti ne è passata, con il Bari che non è riuscito a ripetere quanto di buono è stato fatto lo scorso anno, quando la formazione pugliese, da neopromossa, aveva stupito tutti arrivando ai playoff e sfiorando la doppia, clamorosa, promozione.
Il campionato del Bari quest'anno è stato a dir poco disastroso, con ben quattro allenatore che si sono susseguiti in panchina: Mignani, Marino, Iachini e ora Giampaolo, con i Galletti invischiati nella lotta per non retrocedere. "Adesso conta solo il Bari, la salvezza, è una questione vitale per me e per tutti. Sono qui da tanti anni, abbiamo costruito tanto, retrocedere vorrebbe dire fallire clamorosamente. Quello che stiamo dando non basta, bisognerebbe andare oltre e dare tutto quello che uno ha. Nelle ultime gare prendiamo sempre gol nei primi minuti, partire dall'uno a zero per gli altri è difficile. Potrei dire tante cose ma ora non ha senso, bisogna salvarsi e andare oltre tutto", ha detto il capitano del Bari Valerio Di Cesare, intervenuto ieri in conferenza stampa.
Il capitano, ricordando anche la finale dello scorso anno con il Cagliari di Ranieri, non è riuscito a trattenere le lacrime: "Inutile negarlo, quella finale ce la portiamo dietro. È andata così".
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