Janich: "Ezio sapeva giocare a pallone, oltre che far gol. Era un uomo vero"
Franco Janich descrive Pascutti a Stadio: "I 130 gol in rossoblu costituiscono grandi numeri, ma io le dico una cosa che passa sottotraccia: Ezio sapeva giocare a pallone, non faceva solo gol. Aveva un buon piede. Oggi si parla tanto di possesso palla, a me dà noia, palla al portiere, poi al difensore, poi al portiere di nuovo. Mi chiedo: dov’è finita la fantasia? Invece Ezio prendeva palla a dialogava con i compagni, sempre con un’idea di calcio offensivo in mente. La sua specialità era il colpo di testa. A me piace ricordare Ezio così. Dunque, siamo in ritiro, a Riolo, stiamo giocando a carte, in una specie di ballatoio, su per le scale di un albergo.
Ad un certo punto lui si incazza, e quando si incazzava tirava degli urlacci...ce l’ha con qualcuno per via delle carte sbagliate, così si alza di scatto, urla, inveisce e butta le carte per aria. Poi, il silenzio. Ezio, cos’hai? Beh, si era strappato. non fa ridere uno che si strappa così, giocando a carte? Era comunque uno vero, non un personaggio da televisione o da giornale come quelli di oggi".