CARLINO - Pecci: "Non è un bel momento per il Bologna e non si vede una via d'uscita. Non è giusto attaccare un presidente che tiene il Bologna in A"
Il Corriere di Bologna riporta l'intervista ad Eraldo Pecci, ex giocatore del Bologna: "Non è un bel momento per i rossoblu e non si vede neanche una via d'uscita. C'è poca qualità ma fondamentalmente è un campionato assurdo, che non ha senso: il Bologna non ha un obiettivo, in pratica gioca per niente. Da una parte non retrocede, dall'altra non può andare in Europa. Per quanto riguarda ciò che ha fatto Saputo, a me sembra già importante che a Bologna ci sia un'aria: acquistando il centro tecnico e volendo rifare lo stadio, il presidente ha assicurato sia un oggi sia un domani". Il campo, però, dice altro, con una società che non può permettersi di trattenere i migliori giocatori per più di un anno: "Questo è il calcio di oggi se sei il Bologna o altre dieci squadre della Serie A. Se Saputo decide di spendere 500 milioni il discorso cambia, ma se non li vuole spendere non posso fargli una colpa.
Il Bologna si accontenterà di andare a giocare a San Siro tutti gli anni e non è poco, se non fosse arrivato Saputo ora probabilmente sarebbe dovuto andare a Mazzolara. L'anno prossimo le squadre in lotta per la salvezza non saranno Pescara, Crotone e Palermo, avranno altri nomi ma fin quando i soldi se li divideranno le grandi questa è la realtà. A questo Bologna va dato il tempo di crescere, anche nelle strutture. Non si può pretendere che i presidenti pensino solo a tirare fuori i soldi. I soldi sborsati da Saputo sono pochi per quelli che ti aspetti viste le sue potenzialità economiche, ma sono tanti per colui che li mette. Non mi sembra giusto che Bologna possa lamentarsi di chi tiene la squadra di calcio in A".