Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / bologna / Serie A
Galli: "Vedo bene Conte a Napoli, non con DeLa. Non sono convinto Motta lasci Bologna"TUTTO mercato WEB
giovedì 2 maggio 2024, 17:42Serie A
di Alessio Del Lungo
fonte Niccolò Ceccarini

Galli: "Vedo bene Conte a Napoli, non con DeLa. Non sono convinto Motta lasci Bologna"

Giuseppe Galli, presidente dell'Assoagenti, è stato intervistato da TuttoMercatoWeb.com nel corso della consueta rubrica La voce dell'agente, iniziando dalla celebrazione dell'Inter, che ha recentemente vinto lo scudetto: "È la squadra più forte del campionato. Anno scorso lo ha vinto il Napoli, quello prima il Milan, ma lo hanno perso i nerazzurri. Ripeto, sono la squadra più forte".

Il titolo è frutto della programmazione.
"I dirigenti dell'Inter sono di alto, alto livello, su questo non ci piove. I nerazzurri, come la Juventus e il Milan, sono abituati a vincere e ora è il loro momento. A volte capita che abbia successo una squadra diversa da queste tre, ma alla fine vincono le solite".

Come giudica il lavoro di Pioli al Milan?
"L'ho sempre sostenuto. Qualche anno fa stava per essere mandato via e io dissi che sarebbe stato un grandissimo errore. Pioli è un ottimo allenatore, sa il fatto suo, ma è ovvio, quando c'è l'Inter che gioca così... È un derby e ai tifosi non va bene, ma i rossoneri hanno un buon campionato".

Di cosa ha bisogno l'Inter per crescere ancora?
"Già è una squadra forte, con Zielinski e Taremi... Ovvio che nel mercato, se c'è un'occasione, non se la faranno scappare, ma l'Inter non ha bisogno di cambiamenti. L'importante è la continuità, poi l'allenatore è cresciuto tantissimo".

Le difficoltà economiche hanno livellato il campionato?
"Calciatori bravi ce ne sono, saperli individuarli è più difficile. Il Bologna è una sorpresa, ma non più di tanto perché se mettesse i giocatori in vendita, tutte andrebbero a prenderli. Sartori ha sempre fatto un ottimo lavoro, a volte c'è l'arroganza di prendere dei calciatori che si reputano forti quando non lo sono, invece vanno presi quelli adatti. Non voglio dire che le tre del nord vincono, ma sono abituate a farlo".

Dove vedrebbe bene Conte?
"Lo vedrei bene al Napoli, ma non vedrei bene De Laurentiis con Conte (ride, ndr). Uno deve essere talmente bravo e mettersi da parte, ma non credo che De Laurentiis lo faccia. Certo, lui sarebbe una garanzia di programmazione. Chi lo prende sa che deve spendere".

Il Parma è tornato in Serie A. Che cosa pensa dei gialloblù?
"Il Parma ha una proprietà importante, ha speso tanto in questi anni, si merita la Serie A. La società è forte, Pecchia è molto preparato, sono contento che sia stato promosso. Quando ci sono club forti, ben vengono in A".


Il Sassuolo invece sembra a un passo dalla retrocessione.
"È incappato in un'annata no, poi si è fatto male il giocatore simbolo della squadra. Domenico è il 70% della squadra, la sua mancanza si è fatta sentire. Può darsi che qualche acquisto sia stato sopravvalutato, in più Berardi era la ciliegina sulla torta e non hanno mai tenuto in considerazione una sua eventuale non presenza. Mi dispiace anche per l'allenatore che si è trovato in una situazione molto difficile".

Thiago Motta potrebbe restare a Bologna con la Champions?
"Lui è una persona di un'intelligenza notevole. Se resta non è per una questione di romanticismo. Ovvio che se arriva un grande club la tentazione c'è. Non sono sicuro che possa andare via, ma non rimarrà per fare la comparsa, vorrà una squadra competitiva. Saputo sa che dovrà mettere mano in caso al portafoglio, poi c'è Sartori che è un mago. Non sono così convinto lasci Bologna, è un uomo di spessore e vuole determinare".

Zirkzee può migliorare ancora?
"Una volta c'erano i centravanti di manovra e lui è uno di quelli: fa girare la squadra, detta la profondità, ma in questo è stato bravo Motta che gli ha dato la cultura del lavoro. Le qualità non si discutono, le ha sempre avute, per diventare un grande aveva bisogno di questo. Non è una punta per me però, malgrado resti un grandissimo giocatore".

L'Atalanta di Gasperini riuscirà a sollevare un trofeo?
"Non lo so, ma se lo merita per gli anni che ha fatto. Mi ricordo il Triplete dell'Inter, sembrava uscisse ai gironi a 4' dalla fine e poi... Gasperini era a un passo dall'addio prima di un match a Napoli, schierò tutti i giovani, rivoluzionò la squadra e poi da lì è partito tutto".

Lo stesso si può dire per Italiano.
"Gli auguro tutte le fortune alla Fiorentina, se lo meritano tutti, compreso il tifoso, che è un po' polemico, ma molto attaccato alla squadra. La società programma, fa le cose con la propria personalità e si merita questo trofeo. Il club con Commisso è sano, lui ha messo tutto quello che poteva mettere. La Conference porterebbe anche entusiasmo, arrivare secondi alla lunga stanca".

Bianco può tornare alla Fiorentina dopo l'annata alla Reggiana?
"Con la società siamo sempre andati a braccetto, le tappe sono state concordate da tutte le parti. Siamo contenti di questa stagione di Alessandro, che ha fatto un campionato strepitoso, è un 2002 che a centrocampo determina. Sono felice, se lo merita, poi a fine anno vedremo con la Fiorentina. Ci credono, era un pupillo di Barone, hanno sempre respinto le società che hanno bussato alla loro porta, quindi ci siederemo e decideremo il suo futuro".

Il prezzo di Gudmundsson cresce ogni settimana.
"Quando a gennaio sembrava che la Fiorentina dovesse prenderlo, ero veramente felice perché è veramente forte. A queste cifre io farei un bel fiocchetto e lo darei. A certe condizioni non puoi tenere i giocatori, la Juve in passato ha venduto Zidane e ci ha rifatto una squadra che ha vinto i campionati. Anche l'Inter deve vendere per 70-80 milioni di euro, la spesa va fatta sullo scouting, va rafforzato perché i bravi giocatori ci sono".