Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
esclusiva

Brasile, Carlos Gil (Sport Tv): "La più grande vergogna della storia"

ESCLUSIVA TMW - Brasile, Carlos Gil (Sport Tv): "La più grande vergogna della storia"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
mercoledì 9 luglio 2014, 07:152014
di Fabio Russo
Dal nostro inviato a San Paolo, Fabio Russo

Sgomento ed incredulità regnano tutt'ora in Brasile per lo storico cappotto subito dalla Germania. Il 7-1 di Belo Horizonte rimarrà per sempre nelle menti di tutti i tifosi verdeoro, tanto da sostituire, probabilmente, il Maracanazo del 1950 come peggiore incubo della stori della Selecao. Abbiamo provato a domandare a Carlos Gil, giornalista di Globo Sport Tv come spiegare questo tracollo storico.

Carlos, come ti spieghi questo risultato?
"Non si può spiegare. E penso che sia troppo presto per fare qualunque commento. Prima di parlare di cosa sia stato sbagliato e cosa no, credo sia giusto cercare di assorbire l'impatto di una sconfitta come questa. Quando l'Italia ha perso contro l'Uruguay, Prandelli ed Abete hanno deciso di lasciare: credo che anche il Brasile debba iniziare da qui. Scolari non può rimanere e, forse, neanche il presidente della Federazione brasiliana. Si deve cambiare moltissimo, anche se questa situazione non deve trasformarsi in una caccia alle streghe. Parlando soltanto della partita, invece, è stata sbagliata la formazione iniziale: cominciare con Bernard è stato uno sbaglio".

Ma non è che il Brasile sia stato sopravvalutato fin qui?
"Penso di si. Tutti, la stampa, i tifosi ed i dirigenti, pensavamo che forse il cuore poteva bastare per vincere un Mondiale. Non è così. Senza Neymar, molta gente diceva che c'era già pronta la scusa perfetta per una eventuale sconfitta. Mai, però, si poteva immaginare una sconfitta come questa".

E' stato un brasile troppo poco umile?
"Il Brasile oggi è apparsa una squadra pazza a livello emozionale. Tatticamente, non direi, perché quasi tutti i giocatori brasiliani giocano in Europa, quindi sono abituati a giocare contro avversari come i tedeschi. Dall'inizio del Mondiale, invece, mi aveva dato sensazioni negative l'incapacità dei giocatori brasiliani di controllare le proprie emozioni. Il capitano che piange prima dei rigori, che non vuole battere il tiro dal dischetto, sono tutti segnali poco positivi. Ad ogni modo, non voglio fare una caccia alle streghe: Thiago Silva è un buon giocatore, come tanti altri bravi ci sono in questo gruppo. Questa pressione di vincere in quanto paese ospitante, però, è stato il vero, grande problema".

Adesso il Maracanazo può essere dimenticato?
"Forse per il Maracanà e per il portiere dell'epoca, Barbosa, che è già morto, l'unico aspetto positivo di questa sconfitta sarà che avranno l'occasione per riposare in pace. Dopo questi sette gol incassati, non si può più parlare di Maracanazo e di Barbosa. Questo "Mineirazo" è stato la più grande vergogna della storia del calcio brasiliano".

© Riproduzione riservata