ESCLUSIVA TC - CARLO PELLEGATTI: "I leader del Milan, da Theo a Leao, stanno attraversando un momento difficile. Ma contro il Cagliari la motivazione sarà proprio quella di placare la contestazione e chiudere in bellezza il ciclo con Pioli"

Volto noto da decenni ai telespettatori italiani, Carlo Pellegatti è un’istituzione – e un’enciclopedia vivente – in tema di milanismo. Celebre per le sue telecronache fantasiose ricche di citazioni poetiche e letterarie, pochi giornalisti hanno come lui il polso della situazione e dell’aria che si respira in casa rossonera.

Attraverso Pellegatti, dunque, tastiamo gli umori e le sensazioni della squadra e del popolo milanista a pochi giorni dalla sfida di San Siro nella terzultima giornata di campionato contro il Cagliari.

Carlo, che momento sta vivendo attualmente la formazione di Stefano Pioli? Gli ultimi risultati sono stati piuttosto deludenti, a partire dall’eliminazione in Europa League per mano della Roma.

“L’auspicio dei tifosi rossoneri è quello di vedere un Milan migliore soprattutto sotto il profilo tecnico. Contro il Genoa sono stati commessi tanti errori, ma a mio avviso alla squadra rossonera non sta mancando la voglia, altrimenti non avrebbe fatto una gara attenta e oculata contro la Juventus - strappando un punto allo Stadium - e non avrebbe rimontato due volte il Genoa a San Siro per poi passare anche in vantaggio. Personalmente, dal punto di vista dell’atteggiamento non ho nulla da rimproverare a Leao e compagni: mi sono sempre sembrati determinati e smaniosi di ottenere risultati gratificanti.

Piuttosto, alcuni elementi dell’organico stanno vivendo un periodo poco felice a livello psicofisico, e il loro calo di rendimento è sotto gli occhi di tutti: parlo delle colonne portanti della squadra, e cioè di Theo Hernandez e di Leao. Quel che è certo è che contro il Cagliari servirà ancora più concentrazione, perché mentre il Genoa - che pure ha fatto un’ottima partita - aveva poco da chiedere alla sua classifica, i rossoblù di Ranieri sono in piena lotta per evitare la retrocessione. Bisognerà capire anche che Cagliari scenderà in campo al Meazza: domenica ho visto una compagine che, nonostante l’inferiorità numerica, ha combattuto fino alla fine contro il Lecce. La settimana precedente, però, a Genova i sardi erano stati molto deludenti.

La sfida di sabato è intrigante e sarà anche piuttosto divertente perché, come si dice in questi casi, c’è sale nella zuppa. Sono molto curioso di scoprire come la affronterà il Milan e come la affronterà il Cagliari.”

A suo avviso che motivazioni troverà il Diavolo, ormai sicuro dell’accesso alla prossima Champions League, davanti a una squadra che invece si sta giocando la permanenza in serie A?

“In questo momento ci sono turbolenze e attriti tra il Milan e la tifoseria. Quindi credo che la motivazione sarà quella di provare a centrare i tre punti nella penultima gara disputata a San Siro per rappacificarsi con la piazza e anche per chiudere degnamente un ciclo, come quello di Stefano Pioli, che merita un lieto fine, magari condito da vittorie e da buone prestazioni.”

A livello di organico tra i rossoneri non vi saranno forfait o assenze eccellenti?

“A parte gli infortunati Maignan e Loftus-Cheek sono tutti abili e arruolabili.”