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Esclusiva TC - Alla scoperta di Fafà Picault
martedì 25 agosto 2009, 12:00Settore giovanile
di Giampaolo Gaias
per Tuttocagliari.net

Esclusiva TC - Alla scoperta di Fafà Picault

Fabrice Jean Fafà Picault, attaccante classe '91 della Primavera rossoblù, si è raccontato ai microfoni di TuttoCagliari.net. Giovane e voglioso di imparare, è arrivato lo scorso anno dal Cagliari Strike Force di Miami. E' uno degli attaccanti promettenti della squadra di Giorgio Melis. Agilità e velocità sono le sue armi migliori. Chi lo ha seguito in qualche match,  ha rivisto in lui quel David Suazo che tanto bene ha fatto in Sardegna negli anni scorsi.

Ciao Fafà, sei arrivato in Sardegna direttamente dal Cagliari Strike Force di Miami. Che differenze calcistiche hai trovato al tuo arrivo in Italia?
"Qui in Italia ho trovato giocatori più forti tecnicamente e tatticamente. In America il calcio è più una questione di fisico e velocità".

A soli 17 anni ti sei ritrovato all’estero, nelle giovanili di una squadra della Serie A italiana. E’ stato difficile ambientarsi?
"Inizialmente è stato molto difficile. Anche perché lasciare la famiglia così giovani non è mai facile. Poi però, con il passare del tempo, ci ho fatto l'abitudine. Alla fine il calcio è la mia vita e se voglio diventare qualcuno devo fare qualche sacrificio".

Come descriveresti il Fabrice Picault calciatore?
"Sono un attaccante veloce e forte fisicamente, con una discreta tecnica. Sono uno che ha tanta voglia di crescere e di imparare. Sono uno che non molla mai".

Com’è il tuo rapporto con la gente di Cagliari?
"Bello, anche se non esco spesso. Devo dire che ci son tante belle ragazze qui in Sardegna. Però voglio arrivare vergine al matrimonio. Sono cristiano protestante e credo molto. La religione è fondamentale nella mia vita".

Chi è la persona a cui ti senti maggiormente legato nell’ambiente rossoblù?
"Riccardo Anedda, portiere classe 93' e Michael Oliveira, attaccante del 1992, figlio di Lulù Oliveira . Anche il presidente Cellino che ringrazio per la fiducia. E' una persona simpaticissima".

Hai qualche sogno nel cassetto?
"Mi piacerebbe diventare un ottimo calciatore. E poi mi piacerebbe poter aiutare le persone più sfortunate".

Chi è il tuo idolo calcistico?
"Ne ho due: Kakà e Samuel Eto’o. Mi piace molto anche Oliver Dacourt che conosco dpersonamente. Lui mi ha aiutato molto dal punto di vista mentale. Del Cagliari mi piaceva molto Suazo. Ora seguo con particolare interesse Cossu, Pisano e Larrivey".

La Sardegna è conosciuta nel mondo  per le sue prelibatezze culinarie. Quale la cosa più buona che hai mangiato qui in Sardegna?
"Senza dubbio il maialetto arrosto e il tiramisù".