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tmw / cagliari / Settore giovanile
PRIMAVERA - Mario Beretta e la sua nuova esperienza da responsabile delle giovanili del CagliariTUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
giovedì 8 ottobre 2015, 17:53Settore giovanile
di Marco Deiana
per Tuttocagliari.net
fonte gianlucadimarzio.com

PRIMAVERA - Mario Beretta e la sua nuova esperienza da responsabile delle giovanili del Cagliari

Rendere le giovanili del Cagliari un modello da imitare. Questo è l'obiettivo di Mario Beretta, responsabile del settore giovanile della società sarda da quest'estate, proposta che - secondo quanto riferito ai microfoni di gianlucadimarzio.com - ha accettato immediatamente. L'ex tecnico del Siena ha deciso di lasciare il calcio dei grandi e di mettere la sua esperienza a disposizione per i futuri campioni e ha raccontato la sua idea e i suoi obiettivi per il presente e per il futuro.

La Sardegna - "Mi trovo molto bene qui. Inoltre la società è nuova, giovane e ha grandi ambizioni. Ci sono delle ottime idee, voglia di fare e soprattutto di investire, anche nel settore giovanile. Non a caso ci sono un nuovo campo in sintetico, la Primavera che si prepara vicino alla prima squadra, due centri di formazione. Con questi presupposti si può lavorare al meglio".

Lavorare - "Assumendo l'incarico di responsabile del settore giovanile ero consapevole che ci fosse tanto da fare. Ognuno ha le sue vedute e noi abbiamo impostato il discorso in un certo modo, senza dimenticare che anche negli anni precedenti il Cagliari ha tirato su giocatori dal settore giovanile.Noi abbiamo un'idea su come si debba lavorare. Si tratta di ragazzi giovani e per questo motivo abbiamo posto tantissima attenzione sull'aspetto comportamentale: rispetto, eguaglianza e educazione sportiva (e non)".

La formazione - "Con i tecnici abbiami preparato un inizio di collaborazione con grande attenzione alla crescita individuale. A noi interessa soprattutto lo sviluppo del calciatore. I risultati in campo sono sicuramente importanti, ma devono essere la conseguenza del lavoro che è stato svolto durante le settimane, i mesi e l'anno.Non dobbiamo essere ossessionati dal risultato, ma quello che conta è crescere individualmente".

Crescita in funzione della prima squadra - "Qualcuno andrà sicuramente a giocare fuori e in tal caso rimarrebbero patrimonio importante della società. Per vedere uno dei nostri giovani protagonista in prima squadra ci vorranno minimo tre anni. Per chiudere la rosa abbiamo fatto un ottimo lavoro di scouting, perché numericamente era un po' in difficoltà. Tutto merito del nostro direttore sportivo Pierluigi Carta. Se quest'anno o l'anno prossimo qualcuno di loro dovesse affacciarsi alla prima squadra sarebbe senza dubbio un ottimo risultato. Già quest'anno Arras è andato in panchina per il match di Coppa Italia contro l'Entella".

I singoli - "Alessio Murgia è un ottimo trequartista. Auriemma si sta comportando molto bene. Simone Pinna è un esterno che sta mostrando ottime doti, così come Scanu è un ragazzo interessante. Sono giocatori che potranno dire la loro ma devono proseguire il processo di crescita. Hanno un anno importante davanti e un allenatore come Max Canzi che ha ottime qualità. Se lo seguono ci possiamo togliere anche noi delle belle soddisfazioni".

L'amicizia con Canzi - "Sta lavorando molto bene. Collaboriamo da ormai dieci anni. Siamo amici di vecchia data e ci conosciamo molto bene. Al di là dei risultati che sta cogliendo sul campo, è la crescita costante dei ragazzi che testimonia il suo operato. Ma anche gli allenatori delle altre categorie stanno facendo molto bene".

Il tour sardo - "L'idea è nata perché ho pensato fosse giusto portare la Primavera in giro per i vari paesi della Sardegna, dove c'è sempre grande affetto per i rossoblù. Sappiamo che il Cagliari abbraccia l'intera regione. Abbiamo ricevuto un'ottima accoglienza nel ritiro di Macomer e anche ad Aritzo dove abbiamo gioca una gara amichevole contro la Roma. Questo ci ha spinto a portare i ragazzi in giro per l'isola per le gare interne".

Talenti sardi - "L'idea è quella di privilegiare talenti sardi, questo è un punto fermo. Però stiamo attenti anche a quello che succede fuori. Se si prende un giocatore 'dal continente' deve essere in grado di fare la differenza. Ecco perché è nato anche un centro di formazione ad Alghero, che verrà inaugurato domenica, in modo da coinvolgere anche i ragazzi del nord Sardegna. Nascerà un centro di formazione anche a Milano, in modo da monitorare la situazione in Lombardia dove ci sono molte squadre e molti atleti".

Inizio super - "Vincere qualcosa? Non ci pensiamo. Ci piace essere al primo posto. Non ci poniamo limiti, ce la giochiamo e in queste prime partite abbiamo visto che è possibile farlo e questo per noi è già un grandissimo risultato. Quello che verrà verrà. L'importante è crescere dei ragazzi da portare in prima squadra".