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TMW, Carmine Longo: "Cagliari, taglia qualche testa"TUTTO mercato WEB
lunedì 2 marzo 2015, 22:30News
di Giancarlo Cornacchia
per Tuttocagliari.net

TMW, Carmine Longo: "Cagliari, taglia qualche testa"

L'ex ds ai microfoni di Tuttomercatoweb

I tifosi del Cagliari di una certa data non possono non ricordare il buon Carmine Longo. Arrivò nell'isola nel lontano 1987 voluto fortemente da Tonino Orrù con il compito di tenere a bada i conti della società che, dopo la sciagurata presidenza di Fauso Moi, aveva accumulato un passivo di circa dieci miliardi di lire. Con il passare del tempo, però, il presdente rossoblù si accorse delle ottime qualità di questo giovanotto laureato alla Bocconi nello scovare giovani interessanti che, come diceva lui stesso, "sono bravi e costano poco". Oggi è un uomo con un po' di tempra e qualche capello bianco in più, ma il carattere lo mantiene sempre bello tosto e ai microfoni dei colleghi della testata Tuttomercatoweb ha parlato della situazione attuale del Cagliari senza peli sulla lingua: "Innanzitutto acquistare la società da Cellino è stato un errore. Il nuovo presidente Giulini non è sardo e non è stato finora consigliato bene. Vorrei anche dire che una delle prime domande che fanno a Cagliari è questa: 'quanti sardi hanno giocato oggi in squadra?' A testimonianza del forte legame tra la terra e la squadra. Terzo punto: chi gestisce tutto non so se è davvero all'altezza del compito. Zola, dal canto suo, non può essere giudicato per il suo lavoro data la sua inesperienza.

Di certo ci sono stati errori da parte del managment. Il Cagliari può salvarsi, ma chi è invischiato per non retorcedere è più abituato dei rossoblù. Ciò che serve adesso è una rivoluzione copernicana, subito. Non avrei paura a prendere la scimitarra e a tagliare metaforicamente qualche testa. Bisogna fare in modo che che nessuno guardi al proprio orticello. E per questo ci vuole un dirigente che sappia di calcio e che abbia il coraggio di fare delle distinzioni ben precise, tra buoni e cattivi. Della serie: tu stai a casa, tu sei dei nostri..."