Irruzione dei tifosi, ad Assemini volano schiaffi

E' stata una giornata nera per il Cagliari. Secondo quanto riportano i maggiori organi di stampa, la squadra rossoblù (compresi dirigenti e staff tecnico) sarebbe rimasta vittima di un duro confronto con gli ultras cagliaritani. Una irruzione all'interno del centro sportivo di Assemini, dove i giocatori si trovano in ritiro da lunedì per preparare la sfida contro il Napoli. Oltre alle minacce, sarebbe volati anche schiaffi nei confronti di alcuni tesserati del club isolano.

Annullata la doppia seduta - Un giallo ancora tutto da definire. Il Cagliari sarebbe dovuto scendere in campo ad allenarsi anche nel pomeriggio (dopo l'allenamento mattutino), ma la seduta serale non c'è stata. Inizialmente si è ipotizzato - così come riporta La Gazzetta dello Sport - ad un premio di Zeman nei confronti dei giocatori, che si sono allenati duramente in questi giorni. Poi la clamorosa notizia dell'aggressione, che di fatto ha ricostruito il reale motivo della mancata seduta pomeridiana.

A patto che il tutto venga confermato nelle prossime ore, si tratta di un atto da condannare. La pazienza dei tifosi nei confronti della squadra è finita, ma questo non giustifica tale comportamento.

Aggiornamento delle ore 0:30 - La società rossoblù smentisce, in parte, l'accaduto. Ecco le parole del patron Tommaso Giulini riportate sul sito de La Gazzetta dello Sport: "L'allenamento del pomeriggio è stato annullato perché quello della mattina è stato molto carico, i giocatori avevano lavorato molto e così si era deciso nel pomeriggio di vedere solo qualche video - spiega Giulini alla Gazzetta dello Sport -. Non c'è quindi alcun collegamento con quanto accaduto con i tifosi. Poi, alle 19.50 un gruppo di una trentina di tifosi hanno cominciato a contestare, ad urlare, a chiedere di parlare con i giocatori: a parlare con i tifosi sono usciti 28 giocatori e 4 tecnici. C'è stato un confronto molto duro, ma non c'è stato alcun contatto fisico e non ci sono stati schiaffi"