Serie A, il Cagliari tra le squadre più italiane

Da qualche anno è divampata la polemica riguardo lo scarso utilizzo dei giocatori italiani da parte dei club di Serie A. Gli anni '90  furono quelli di Batistuta, Crespo, Weah, Ronaldo ma anche quelli di Baggio, Del Piero, Vieri, Inzaghi e via discorrendo. Alcuni addetti ai lavori sostengono che gli stranieri hanno sempre giocato in Italia. Vero. Anche se i campioni sopracitati affiancavano fuoriclasse italiani. Occorre segnalare, inoltre, che il regolamento - sino al 1996 - prevedeva il vincolo di massimo tre giocatori stranieri per squadra. Dalla sentenza Bosman, invece, ci fu una liberalizzazione del mercato. Così tutti i club europei approfittarono della possibilità di schierare un numero illimitato di calciatori comunitari.

La situazione odierna - Il club che nel campionato in corso ha impiegato il maggior numero di italiani è il Sassuolo. La squadra di Di Francesco, infatti, ha puntato forte sul made in Italy. Il tecnico neroverde ha fatto giocare ben venti calciatori nostrani. Segue il Crotone con diciotto mentre il fanalino di coda è l'Udinese con appena due italiani lanciati da Iachini e Delneri.

Il Cagliari - I sardi rappresentano una bella realtà della Serie A. Massimo Rastelli ha sin qui valorizzato quindici italiani (Barella, Bittante, Borriello, Capuano, Ceppitelli, Deiola, Di Gennaro, Giannetti, Melchiorri, Munari, Murru, Padoin, Pisacane, Sau, Storari). Durante la sfida che ha visto gli isolani imporsi a San Siro, l'ex mister dell'Avellino ha proposto dal primo minuto nove italiani su undici. Gli unici due stranieri erano Panagiotis e B.Alves. A questo punto non sarebbe così strano se Giampiero Ventura decidesse di visionare più attentamente le partite dei rossoblù.