La macchina da gol a tinte rossoblù

Il Cagliari, con trentuno gol segnati in venti partite, vanta l’ottavo miglior attacco della Serie A. Gol realizzati non solo dagli attaccanti: nove siglati da Borriello, quattro da Sau e Farias, tre da Melchiorri, due da Joao Pedro, Dessena e Di Gennaro, uno da Capuano, Alves e Padoin. Oltre a due autogol contro Lazio e Inter.

Ieri, al Sant’Elia, i rossoblù hanno calato il poker contro il Genoa. E c’è da dire che il primo impatto con la gara dei ragazzi di Rastelli non è stato positivo.

Al 29’ Simeone, indisturbato, aveva portato, con un colpo di testa in tuffo, il Genoa in vantaggio. Ma il Cagliari non si è arreso. Al 39’ Isla ha effettuato un cross dalla destra per Tachtsidis, che prima ha mancato clamorosamente il pallone, poi lo ha calciato nell’angolino basso alla destra di Lamanna: il portiere ha deviato male la palla, che è arrivata sui piedi dell’ex Borriello che da due passi non ha sbagliato. La partita si è riaccesa. Tre minuti dopo il Cagliari ha ribaltato il match con il gol fortuito del ritrovato Joao Pedro.

Nella ripresa i sardi hanno dimostrato di non voler accontentarsi del 2-1 trovando, al 60’, il terzo gol con Borriello, che con un tiro al volo ha battuto ancora una volta Lamanna. Il poker è arrivato quattro minuti dopo, su un calcio di rigore realizzato da Farias.

Oltre ai marcatori, si sono distinti due giocatori in particolare: Barella e Rafael. Il centrocampista sardo sta crescendo tantissimo, sia in fase di copertura che in quella offensiva. Si è inserito spesso nella difesa genoana, risultando determinante in occasione del secondo e del terzo gol del Cagliari. Il portiere brasiliano, che ha trasmesso sicurezza all’intera retroguardia, si è reso protagonista di almeno due interventi provvidenziali. Dovrà impegnarsi tanto Gabriel per “rubare” il posto al suo connazionale.

Pian piano anche la difesa inizia a compattarsi. Contro Milan e Genoa il Cagliari ha subito solo due gol. Frutto della collaborazione di Legrottaglie? Forse, ma sembra anche che la squadra, dopo la sosta natalizia, sia tornata in campo più serena. Probabilmente perché i punti che distanziano la terzultima – ben 16 – sono tanti, troppi per il Palermo, che ormai gioca un campionato a parte con Empoli, Crotone e Pescara.

Trentuno reti, un bel biglietto da visita a sei giorni dalla partita contro la Roma all’Olimpico. Una macchina da gol, quella del Cagliari, che fa gioire l’allenatore Rastelli, il presidente Giulini e soprattutto i tifosi rossoblù.