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Uno scudetto lungo 40 anniIn esclusiva la cronaca della festa
lunedì 12 aprile 2010, 22:43Primo piano
di Nicola Adamu
per Tuttocagliari.net

Uno scudetto lungo 40 anniIn esclusiva la cronaca della festa

Il nostro collaboratore Nicola Adamu è tra gli organizzatori della Festa per i quarant'anni dello scudetto del Cagliari. La sua presenza in prima linea nella rassegna ci permette di avere una testimonianza diretta dell'evento.

Un Evento irripetibile, rigorosamente con la E maiuscola. Questo ha rappresentato la rassegna per i festeggiamenti del quarantennale dello scudetto del Cagliari del 1970. Erano tutti lì, ordinatamente l'uno a fianco all'altro, a pochi passi da quei tifosi che tanto hanno desiderato un momento simile. I sedici protagonisti dello scudetto, sotto la sapiente conduzione di Giorgio Ariu, hanno saputo regalare emozioni di ogni tipo ai presenti: gioia, nostalgia, commozione, divertimento. Non è mancato proprio niente nelle due ore che hanno visto campioni e tifosi protagonisti, uniti in un ideale abbraccio lungo quarant'anni.

Si parte così, con Greatti che arriva all'ultimo momento ma che è il primo a prendere la parola, e via via tutti gli altri. Martiradonna rivela che "se non avesse avuto un brutto cognome, sarebbe finito in Nazionale", Albertosi racconta di quando lui e Riva, fumatori incalliti, rendevano la loro stanza nel ritiro - sia nel Cagliari che nella Nazionale - a dir poco impraticabile tra una sigaretta e l'altra, con il mai dimenticato Scopigno che si univa a loro chiedendo, con la consueta ironia: "disturba se fumo?". Ovazione, manco a dirlo, per Riva, "l'amico di Nené" come si è egli stesso definito. Già, Nené: il recordman di presenze con la maglia rossoblu è stato acclamato dalla folla presente con grandissimo affetto e calore. E poi Tomasini, quello che tra i Campioni si è maggiormente attivato per far sì che questa occasione, nata inizialmente come una boutade, diventasse realtà. E ancora Niccolai, bersagliatissimo dai compagni per quella sua vocazione a centrare la porta sbagliata, con Bobo Gori particolarmente scatenato in questo senso. Quindi Reginato, Poli, Brugnera, Domenghini, Zignoli, Mancin, Cera... pareva di sfogliare un album Panini che il tempo non ha sbiadito.

Orgoglio al limite dell'incredulità anche nella prima fila, dove sedeva, a pochi passi dalla Leggenda, il comitato organizzatore. A sentirla, la loro storia sembra presa dalla trama di una commedia made-in-USA di quelle fors'anche un po' consunte, in cui un manipolo di personaggi senza santi in Paradiso riesce a raggiungere un obiettivo apparentemente al di fuori della propria portata. Ed è così che il già citato Giorgio Ariu, il presidente del Centro di Coordinamento dei Cagliari Club Leonardo Tilocca e l'amato ex bomber rossoblu Gigi Piras - vero e proprio "ambasciatore" tra il Centro stesso e i Campioni - si sono circondati di persone di fiducia armate della sola loro voglia di fare: Eraclio Masala, storico capotifoso che ha curato la logistica e la grafica; Davide Curreli, presidente del Club Piazza Cagliari 1970 di Portotorres che si è occupato delle pubbliche relazioni; Nicola Adamu, presidente del Cagliari Club Archiviorossoblu - che prende il nome dall'omonimo sito - nonché articolista della nostra testata che si è occupato della comunicazione via internet. Tutti loro hanno curato il programma fino all'ultimo dettaglio, anche nei momenti immediatamente precedenti alla manifestazione stessa. Persone semplici, "del popolo", di quel popolo rossoblu che ha fortissimamente voluto questo momento.

C'è spazio anche per chi ha scritto pagine importanti pur senza essere, a quel tempo, sceso in campo: il medico sociale Frongia, i dirigenti Di Martino e Delogu, i giornalisti Garavano e Alfonso e subito dopo i Cagliari Club, che hanno premiato in rassegna i loro beniamini, che - manco a dirlo - sono poi diventati l'oggetto del desiderio di tutti coloro che cercavano una foto o un autografo, una testimonianza di un pezzo di storia che si poteva toccare con mano. Tante le televisioni e le testate giornalistiche presenti, a riprendere l'unicità di quei momenti.

La serata è poi proseguita nella sala ricevimenti dell'Hotel Setar, dove tutti insieme, giocatori, tifosi e addetti ai lavori hanno consumato aperitivo e cena con sullo sfondo le immagini del campionato trionfale partita dopo partita. Chi non ha trovato l'occasione di ritagliarsi il proprio momento di gloria con i Campioni lo trova ora, tra un antipasto e un primo. E al termine è uno spettacolo nello spettacolo vedere i Campioni stessi a cantare in gruppo al karaoke, entrando appieno nello spirito della festa, prima del dolce che ha chiuso il pasto, gentilmente offerto dall'Associazione Chef di Sardegna.

Dopo l'apice toccato nella serata di sabato, la domenica è scivolata via in un pranzo tra organizzatori e alcuni dei Campioni in un noto ristorante sul lungomare Poetto, dove in tutta tranquillità, poco prima che i loro successori affrontassero la Juventus nella sfortunata sfida del Comunale, si è discusso tra una portata e l'altra, ricordando i vecchi tempi come si fa tra cari amici. Amici da quarant'anni e più, tra loro sì, ma anche amici di un'intera regione.

GRAZIE, CAMPIONI PER SEMPRE!