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Cagliari, Nicolas Viola e l'esempio di Sinner: "Jannik può insegnare tanto a noi calciatori"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
mercoledì 17 aprile 2024, 14:08Serie A
di Tommaso Bonan

Cagliari, Nicolas Viola e l'esempio di Sinner: "Jannik può insegnare tanto a noi calciatori"

I quattro punti arrivati con Atalanta e Inter portano la firma del numero 10 del Cagliari, Nicolas Viola, eletto da Claudio Ranieri come jolly spacca-partite: "Nel calcio si vive di etichette - sottolinea il giocatore a Tuttosport - ma io piuttosto credo che in campo bisogna entrare per fare bene e ogni minuto è fondamentale. Mi alleno per essere titolare, su questo non c’è dubbio, e rispetto le scelte".

Quanto la aiutano a gestire le emozioni gli studi in psicologia?
"In campo vince chi ha più equilibrio, chi non si lascia trasportare dai momenti positivi o negativi all’interno della partita. Su questo fatto l’aver studiato mi ha dato tanto (Viola ha conseguito la laurea triennale con una tesi sul “Ruolo dell’empatia nello sviluppo socio-emotivo: analisi di alcuni contributi empirici”). Se non ti fai trasportare dalle emozioni, riesci a imparare dagli errori e, allo stesso modo, analizzi le cose belle che ti capitano per migliorare il tuo percorso".
A Montecarlo Sinner, dopo l’errore dell’arbitro, ha accusato i crampi e perso la partita: quanto conta la psiche nel gesto sportivo?
"È fondamentale. Io nutro molta stima verso Sinner perché è un ragazzo ben inquadrato e si vede che studia molto per far coincidere alla perfezione tutto ciò che fa in campo. Il percorso di crescita nasce dentro di noi, non fuori: se ti concentri su fattori esterni rimani condizionato dall’evento casuale, dalla fortuna, dalla sfortuna, dall’arbitro.

La strada giusta è invece concentrarsi su ciò che si può fare. È un processo che richiede fatica perché esistono anche le ingiustizie. Io per primo mi rendo conto che quelli veramente forti riescono ad avere equilibrio anche nella gestione di determinate cose che richiedono pazienza e calma. E penso che Sinner sia uno di quelli".
Quindi, nonostante siano sport molto diversi, Sinner può insegnare qualcosa a un calciatore?
"Assolutamente: lo sport è come la vita, però tutto è molto più accelerato. Noi ogni giorno dobbiamo dimostrare di avere la testa giusta e l’equilibrio per affrontare l’allenamento e la partita: a volte non è facile perché siamo esseri umani e veniamo condizionati da fattori esterni. I giocatori bravi questi eventi sanno condizionarli a loro favore".