Scandalo in Cina, l'ex CT condannato all'ergastolo: corruzione e partite truccate

Lo scandalo che ha travolto il calcio cinese negli ultimi mesi finisce nel modo peggiore. Li Tie, ex CT della Nazionale asiatica, è stato condannato all'ergastolo dopo essere stato accusato di corruzione: aveva pagato l'equivalente di circa 400mila euro per assumere la guida della Cina nel 2020 e ha confessato inoltre di aver truccato delle partite, pagando calciatori e allenatori avversari per vincere.

Oltre a Tie è stato condannato anche l'ex presidente della Federcalcio, Chen Xuyuan, che dovrà scontare 15 anni, così come l'ex vicepresidente Du Zahocai, che trascorrerà 13 anni in prigione. Li Tie da giocatore ha vestito le maglie di Everton e Sheffield United ed è uno dei calciatori con più presenze in Nazionale (92). Ha guidato la Cina tra gennaio 2020 e dicembre 2021, venendo poi rimosso dal suo incarico a causa della mancata qualificazione alla Coppa del Mondo 2022 in Qatar.

Questa era stata la sua confessione: "Sono molto dispiaciuto. Avrei dovuto seguire la strada giusta ma c'erano alcune cose che all’epoca erano pratiche comuni nel calcio: ero sempre più desideroso di raggiungere risultati e ho usato metodi sbagliati. Per ottenere vittorie ho corrotto arbitri, giocatori e allenatori avversari, a volte anche dirigenti. Questo comportamento era diventato un’abitudine e alla fine una dipendenza".