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Calcio2000: Fernando Llorente esclusivo: "Io e Tevez complementari"

Calcio2000: Fernando Llorente esclusivo: "Io e Tevez complementari"
domenica 21 settembre 2014, 11:132014
di Chiara Biondini
fonte Intervista completa su Calcio2000 di questo mese in edicola
CALCIO2000 da oggi in edicola

Un campione con il calcio nel destino. Questo è Fernando Llorente, attaccante della Juventus che, nell'intervista concessa in esclusiva a Calcio2000, da oggi in edicola, si è dipinto così, come un uomo che ha realizzato il sogno avuto da ragazzino: il trasferimento a soli 10 anni a Bilbao ha riflesso la convinzione del "piccolo" Fernando, che ha spiegato di aver avuto nel suo fisico sempre una caratteristica dominante. Una convinzione talmente forte da dominare tutto il resto, tant'è che, con la prima squadra a un passo, non c'era spazio nei pensieri per qualcosa lontano dal calcio professionistico. Dal passato al presente e poi al futuro: un excursus che parte dalla chiamata della Juventus, un sogno che si realizza, all'effetto dello spogliatoio dei vari Andrea Pirlo e Gianluigi Buffon.

L'amicizia, in campo e fuori, con Carlos Tevez ed il passaggio recente da Antonio Conte a Massimiliano Allegri, che rispetto al predecessore parla di più con i giocatori; un allenatore perfetto, anche se sostituire Conte è stato difficile. Llorente non dimentica però che esiste anche una vita al di fuori del calcio; il rapporto con Torino, una città bella e tranquilla dove si può anche passeggiare tranquillamente, è molto buono. Come lo è anche quello con la cucina italiana, un amore nato nel tempo tanto da fare "confronti spiacevoli", in particolare con il caffè spagnolo. Una ragazzo solare, il Re Leone di Torino non si dimentica però di affilare gli artigli all'occorrenza; in campo occorre graffiare gli avversari, e in particolare la Roma, vista come pericolo numero uno per la conquista dello scudetto.

Poi c'è Tevez, con cui hai un rapporto idilliaco in campo...
"Per le nostre caratteristiche di gioco, ci completiamo al meglio. Poi parliamo entrambi spagnolo e questo aiuta molto. Lui non parla ancora benissimo italiano e, quindi, è un vantaggio poter giocare con me".