Genoa, Burdisso: "Mourinho non voleva andassi via, ma andai a Roma"
Il giocatore argentino Nicola Burdisso, in una lunga intervista rilasciata ai microfoni del mensile Calcio2000, in cui ha ripercorso la sua carriera, ha ricordato anche il periodo difficile della malattia di sua figlia Angelica, poco dopo il suo arrivo in Italia all'Inter. "Ho trovato un presidente e una società che mi hanno dato sostegno, mi hanno lasciato la possibilità di mettere da parte il lavoro e ho avuto la fortuna di poterlo fare....Avevo smesso a febbraio e ad ottobre sono tornato a giocare nell'Inter, ho ritrovato spazio e giocato tanto".
Il problema tra te e l'Inter poi è stato Josè Mourinho? "No al contrario, mi ha aiutato tanto. Ho ancora un bel rapporto con lui. E' uno di quegli allenatori che ti porti dentro negli anni. L'ultimo anno ho giocato 30 partite ed è stato tanto, abbiamo vinto lo scudetto. Poi hanno preso un altro centrale e ho pensato di cambiare. Volevo dimostrare il mio vero gioco, perché in 5 anni a Milano ho giocato come terzino, a centrocampo ma mai come centrale, che è il ruolo che prediligo. Anche se Mourinho non voleva andassi via, sono andato a Roma dove abbiamo lottato fino all'ultimo contro l'Inter per lo scudetto, perso all'ultima giornata".