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Ranieri: "Arrivo alla Juve? Nel 2007 il City tardò nel chiudere la trattativa"

Ranieri: "Arrivo alla Juve? Nel 2007 il City tardò nel chiudere la trattativa"
martedì 13 settembre 2016, 17:032016
di Chiara Biondini
fonte IL NUMERO 224 DI CALCIO2000 E' ancora IN EDICOLA! Prossimo numero uscita 10 Novembre.
IL NUMERO 224 DI CALCIO2000 E' ancora IN EDICOLA! Prossimo numero uscita 10 Novembre.

L'attuale allenatore del Leicester City, Claudio Ranieri, 'The King' come qualcuno ama chiamarlo ora dopo quello storico 2 maggio, in una lunga intervista rilasciata ai microfoni di Calcio2000, ha parlato del suo periodo sulla panchina della Juventus.

Invece con l'impresa a Parma si guadagna la Juventus. "C'è un retroscena riguardante l'estate 2007. Mi voleva fortemente il Manchester City, ma il nuovo proprietario tardò nel chiudere la trattativa. Si inserì quindi la Juventus, e non si può declinare un club del genere. In ogni caso, e lo dico con sincerità, sarei tornato volentieri in Premier League. L'Inghilterra era la mia prima opzione".

Quali problemi incontrò a Torino? "Facemmo molto bene secondo me, furono più gli alti che i bassi. Poi sorse qualche complicazione, anche molto fastidiosa".

Questioni societarie? "Qualche problema con l'allora direttore generale. Andai via perché quando prendo decisioni del genere lo faccio con estrema convinzione. Le colpe per il mercato furono attribuite solo ed esclusivamente a me, ma le decisioni furono prese da tre persone: il sottoscritto e il ds Secco per la parte sportiva, quella economica competeva invece a Blanc. Non voglio parlare male delle persone con le quali ho lavorato in passato, ma non fui trattato bene in quel caso. Dicevano che le scelte, a posteriori sbagliate, furono solo mie, ma non era così".

Il bilancio bianconero non può comunque essere considerato negativo. "Lavorai con grandissimi campioni e uomini, dopo il periodo difficile della Serie B. Tutti loro avevano voglia di dimostrare e ripartire, e i piazzamenti in campionato lo dimostrano. E dopo di me non mancarono certamente le difficoltà, è sufficiente ricordare quanti allenatori sono stati cambiati prima dell'arrivo di Conte".