Vialli: "Scudetto con la Samp? Resterà nella storia per sempre"
Gianluca Vialli straordinario simbolo del calcio di ieri, oggi e domani, un vero e proprio gigante del pallone ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Calcio2000, che trovi questo mese in edicola.
"Noi eravamo innamorati del nostro lavoro. C'era un senso di appartenenza straordinario. Vivevi la squadra sempre in maniera diretta. Ti faccio un esempio per capire: noi andavamo a letto con il pigiama della Sampdoria e non per questioni di sponsor. Sentivamo di far parte di una missione. C'era il piacere di stare insieme e, visto che non c'erano cellulari o PC e nessun social network, eravamo obbligati a parlarci sempre in faccia. Noi avevamo degli obiettivi condivisi, quelli a livello individuale passano in secondo piano rispetto a quelli della squadra".
Del periodo blucerchiato ho una curiosità: come hai trascorso la notte prima della finale con il Barcellona?
"Ero turbato. Eravamo un gruppo con un pizzico di incoscienza ma sapevo anche che si stava per chiudere un ciclo importante, da parte mia, alla Sampdoria. Ricordo che ero preoccupato, ma non tanto per la partita, più per tutto il resto. Dopo aver perso la finale con la Samp, per tanto tempo ho sognato di rigiocare quella partita. Ogni volta mi svegliavo e, quando realizzavo che l'avevo già giocata e pure persa, ci restavo male".
Hai vinto tutto, eppure quello Scudetto con la Samp, più passano gli anni, è più acquista valore...
"È stato un trionfo che resterà nella storia per sempre. Io e Mancini siamo finiti anche nella Hall of Fame. Sicuramente abbiamo fatto qualcosa che non è facilmente replicabile, ce ne rendiamo conto da diverso tempo".