I dubbi di Handanovic sul futuro: "Ho un contratto, ma nel calcio non si sa mai"
Nell'Inter classificatasi quarta, Samir Handanovic è stato certamente uno dei pilastri: basti pensare ai numerosi 1-0 difesi coi denti dal portierone sloveno. Intervistato nel dopo partita del successo sull'Empoli, il numero uno nerazzurro sparge tuttavia dubbi sul futuro.
Lo spunto lo dà il cartellino giallo che impedirà a Handanovic di giocare nell'ultimo turno di campionato contro il Sassuolo, visto che era in diffida (lo sloveno è il portiere che ha preso più ammonizioni in questo campionato, cinque).
"Mi dispiace per la squalifica, ma visto che siamo sicuri del quarto posto è giusto che giochi anche Carrizo. La mia ultima partita a San Siro? Ho un contratto, ma nel calcio non si può dire mai. Se mi dispiace non giocare la Champions? Era un mio obiettivo, mi dispiace, sì...", le parole pronunciate prima a Premium e poi ribadite a Sky: "Se pesa il non giocare la Champions? Certo, come ogni anno, ma resta un mio obiettivo. Non so se può condizionare le mie scelte future, nel calcio non si può mai sapere...".
"Cosa manca all'Inter per crescere? Non lo so, io sono un portiere. Quelli che stanno più in alto di certo lo sapranno - spiega schietto Handanovic - Il nostro obiettivo era il terzo posto, come ho sempre detto. Ora siamo quarti e siamo dove meritiamo di stare: la classifica non mente. Se la gestione del finale delle partite è stato un nostro limite? Difficile dirlo, dipende un po' da tutto. Io penso come migliorare me stesso: già è difficile il mio ruolo e posso rispondere solo per ciò che mi riguarda..."