Pallone d'oro - 1957 a trionfare fu la "Saeta rubia"
Dopo la "sorpresa" dell'anno precedente, quando il pallone d'oro, fu assegnato a Stanley Matthews, il premio che andava al miglior calciatore Europeo, fu assegnato a quello che il quel momento, era considerato il calciatore più forte di sempre, Alfredo Di Stefano.
Nella storia dei vincitori del pallone d'oro, il nome di Alfredo Di Stefano, talento nato nel River Plate e consacratosi nel Real, tornerà più di una volta.
L'argentino naturalizzato Spagnolo, ma con origini italiane, era il fenomeno di quel tempo, già nel 56, aveva vinto la prima edizione della Coppa Dei Campioni con Real. Il 57, per Di Stefano, fu un anno ricco di successi, sia personali che con il club. Col Real, vinse il campionato e si laureò capocannoniere con 19 reti, mentre in Europa, bissò il successo nella Coppa dei Campioni, battendo in finale la Fiorentina per 2-0 e siglando la rete dell'1-0.
Davanti a questi numeri e davanti a cotanta bravura, l'assegnazione del pallone d'oro del 57, fu una pura formalità, Di Stefano, la "Saeta Rubia"(saetta binda) come lo chiamavano in patria, per la sua capigliatura bionda e la sua rapidità nel saltare gli avversari, nato a Barrancas uno dei barrios di Buenos Aires, ebbe quasi un plebiscito, fu eletto con 72 voti, alle sue spalle il secondo classificato Billy Wright del Wolves ebbe 19 voti, mentre al terzo posto ci fu un ex aequo tra Duncan Edwards del Manchester United ed il compagno di squadra di Di Stefano, Raymond Kopa, con 16 voti.