Coppa delle Coppe 1998-1999: la Lazio cala il sipario sulla competizione

Arriviamo dunque alla fine del nostro viaggio. È il 1999, ultimo anno della Coppa delle Coppe che, così com’era stato nella sua prima edizione (anno 1961), vedrà la vittoria di un’italiana: la Lazio di Sven Goran Erikkson. Le aquile capitoline guadagnano l’accesso al torneo europeo mettendo in bacheca, nella stagione 1997-1998, la Coppa Italia battendo nel doppio confronto finale il Milan di Alberto Zaccheroni. Certamente un’impresa non da poco.

Nel ’99 la Lazio si affacciava così alla storica competizione continentale con il pessimo ricordo, ancora vivido, della sconfitta in finale di Coppa Uefa di un anno prima contro l’Inter di Ronaldo. Motivo per il quale, nell’anno della partecipazione alla Coppa delle Coppe, i bianco-celesti vogliono fortissimamente riscattarsi, e il valore della rosa è talmente elevato da rendere il sogno realtà. La squadra messa su dal presidente Cragnotti è talmente di livello che vede fra i suoi “rincalzi” nomi del calibro di Boksic, Lombardo e Couto. Non male.

Non per niente, mentre in patria si giocano il tricolore, in Europa i ragazzi di Erikkson fanno fuori: Panonios, Partizan Belgrado, Losanna e Lokomotiv Mosca. Riescono così ad approdare a Birmingham il 19 maggio 1999 per giocarsi la finale del torneo con il Maiorca di Hector Cuper.

L’atmosfera al Villa Park è calda, caldissima, come per ogni finale che si rispetti. Le emozioni, grazie alle giocate dei protagonisti del match, non deluderanno le attese dei 33mila spettatori accorsi da ogni dove pur di non perdersi l’ultimo atto di una storica competizione nata quasi quaranta anni prima. I gol, ben tre,  arrivano al 7’ da Vieri e all’81 da Nedved, intervallati dalla rete del momentaneo pareggio al 10’ da parte di Dani. 2-1 è il risultato definitivo che consegna  a Cragnotti ed Eriksson il primo trofeo continentale nella storia della Lazio nonché l’ultima Coppa delle Coppa messa a disposizione dalla UEFA.