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Ventura, dal modulo al caso Pellè chiarisce tutto: Balotelli? "Più famoso fuori dal campo che dentro"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
venerdì 21 ottobre 2016, 14:05News
di Giovanni Musella
per Tuttochampions.it

Ventura, dal modulo al caso Pellè chiarisce tutto: Balotelli? "Più famoso fuori dal campo che dentro"

Sono passati già più di due mesi e tra tante critiche, ma con un discreto ruolino di marcia, Giampiero Ventura sta rapidamente adattandosi al ruolo di Ct dell'Italia.

A partire ovviamente dalle tante pressioni sui giocatori da convocare: "L’Europeo ci ha lasciato una squadra che dal punto di vista del temperamento ha detto e dimostrato molto. Noi dobbiamo conquistare una qualificazione, in un girone fra i più difficili degli ultimi anni. Ma questa Italia era la squadra più vecchia dell’Europeo, la Nazionale più vecchia di sempre. Serve un ricambio ed in Italia questo è possibile solo gradualmente".

Ricambi che, come spiegato al 'Corriere dello Sport', potrebbe comprendere anche i nomi dei due grandi esclusi Berardi e Balotelli: "Berardi è un capitale del calcio italiano, bisogna creare i presupposti per farlo essere protagonista anche in Nazionale. Per questo penso di convocarlo per gli stage. Vorrei spiegargli come vorrei giocare e come sfruttare le sue caratteristiche. Giovedì ne parlerò a pranzo con lui e Di Francesco".

"II problema-Balotelli è che lui è più famoso per quello che fatto fuori dal campo che in campo. Si deve adattare ad un gruppo. Se tutti si chiedono se sia cambiato o meno, significa che prima c’era qualcosa che non andava. Così la domanda deve farsela lui, mettendosi in discussione e dandosi delle risposte. Se avrà questa umiltà non troverà porte chiuse. Di certo lo conoscerò, anche per correttezza".

Ventura quindi non nasconde tutta la sua delusione per il caso Pellè: "Difficile dare una motivazione, lui era partito titolare anche contro la Francia e contro Israele, giocando 90’. Non c’erano i presupposti per quello che è successo. Che ha sconcertato e sorpreso me e anche i giocatori. Se tornerà in Nazionale? Credo che in questo momento gli faccia bene un periodo di riflessione su cosa significhi vestire la maglia azzurra e far parte di questo gruppo".

Riguardo alla possibilità di abbandonare la difesa a tre per sposare il suo amato 4-2-4 il Ct spiega: "Lo faremo nel momento in cui non avremo più Barzagli, Bonucci e Chiellini. Allora potremo passare alla difesa a quattro e potremo sfruttare gli esterni. E torneranno El Shaarawy, Insigne, Berardi, Verdi oltre a Bernardeschi e Sansone".

Modulo che permetterà anche la coesistenza tra Verratti e De Rossi: "In un centrocampo a due si integrano alla perfezione. E lo stesso vale per Marchisio. Il futuro con me, quando sarà, prevede un centrocampo a due, avendo a disposizione Marchisio, De Rossi, Verratti e Parolo".

Ventura però si tiene stretti i suoi senatori: "Barzagli è uno dei migliori giocatori d’Europa, è pazzesco, per quello che fa, per quello che rappresenta, per quello che trasmette quando si allena. Per questo non ci posso rinunciare mai. Chiellini e da dieci e lode, dopo Barzagli c’è lui, però adesso paga l’impegno di tante battaglie. Comunque loro non sono un freno, lo sarebbero se non fossero disposti a mettersi a disposizione".

Ragione per cui anche il fenomeno Donnarumma dovrà aspettare il suo turno: "Se non ci fosse Buffon, questo Buffon, sarebbe il numero uno della Nazionale. E’ un giocatore baciato da Dio, è stata una sorpresa, ha un futuro importantissimo, deve solo avere pazienza perché davanti ha il portiere migliore del Mondo, ma lui è un predestinato. Di sicuro uno dei pochi problemi che non ho riguarda questo ruolo".

In altri invece le cose purtroppo sono molto più complicate per Ventura: "Trovatemi in Italia una mezz’ala di ruolo, Parolo e Marchisio a parte, che dovrebbe comunque riadattarsi, dato che negli ultimi due anni ha fatto il centrale. Sapete quale è la risposta: non c’è. Sembra incredibile ma è così. E un terzino sinistro mancino, a parte Antonelli?".