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Joselu uno di noi: quando chiedeva i link per le partite del Madrid. Nel 2022 a Parigi da tifoso
Disclaimer: nelle righe che seguono nessuno intende sponsorizzare il ricorso a qualsiasi tecnologica illecita per seguire le partite. La pirateria uccide il calcio.
Però, ecco: nel 2012, José Luís Sanmartín Mato, noto - da oggi a un po' più persone - come Joselu era lì, su Twitter, che chiedeva agli altri utenti un link per seguire le partite del Real Madrid. Magari meno importanti (nel caso specifico, la Supercoppa di Spagna) rispetto a quella che ha deciso con una doppietta.
È un eroe per caso e del tutto inatteso, il centravanti spagnolo nato a Stoccarda il 27 marzo 1990. Gioca nel Real in prestito dall'Espanyol, il riscatto costerà 1,5 milioni di euro e avverrà a furor di popolo. È arrivato alla corte di Carlo Ancelotti con uno dei ruoli meno ambiti nel calcio, figuriamoci se il titolare non è nemmeno un attaccante e pure ha segnato 22 gol in 38 partite: il bomber di scorta, la leggenda dei campi di provincia. L'ha fatto anche discretamente, prima ancora di una nottata di gloria eterna: 9 gol in questo campionato, il tecnico di Reggiolo l'ha voluto e l'ha sfruttato al meglio. Eroe nel Santiago Bernabeu, il teatro dei suoi sogni che guardava dal divano.
Sfogliare i post sui social di Joselu è quasi un toccasana, in un calcio multimilionario e zeppo di partite, molte delle quali non si fanno nemmeno guardare volentieri. "Guardando il nostro Real Madrid", scriveva ad aprile 2013. Era giovane, sì, ma nemmeno più di tanto: aveva 23 anni, era sostanzialmente stato scartato dalle merengues dopo due anni nella seconda squadra (una presenza e un gol con la prima: forse si poteva intuire che era destino) e faceva pur sempre il calciatore professionista. In Germania, con l'Hoffenheim.
Il suo X è pieno di riferimenti così: a cena con la sua ragazza dell'epoca, "vedendo il Madrid". Come lo chiamano i tifosi. Perché Joselu, che (giova ricordarlo) non è comunque uno scappato di casa ma un attaccante con discreti numeri ad alto livello, era questo - un tifoso - fino a non molto tempo fa. Il 20 maggio 2022, quando il Real vinceva la quattordicesima Champions League della sua storia leggendaria, a Parigi c'era anche lui. In giro per le strade della Ville Lumiere con la camiseta blanca, sugli spalti dello Stade de France a tifare, mica in campo. L'1 giugno 2024 a Wembley, il Madrid proverà a vincere la quindicesima Champions della sua storia leggendaria: grazie a lui, José Luís Sanmartín Mato, Joselu. E chi glielo doveva dire. E chi ce lo doveva dire.
Però, ecco: nel 2012, José Luís Sanmartín Mato, noto - da oggi a un po' più persone - come Joselu era lì, su Twitter, che chiedeva agli altri utenti un link per seguire le partite del Real Madrid. Magari meno importanti (nel caso specifico, la Supercoppa di Spagna) rispetto a quella che ha deciso con una doppietta.
Alguien me puede dar un link bueno para ver el madrid?
— Joselu Mato (@JoseluMato9) August 23, 2012
È un eroe per caso e del tutto inatteso, il centravanti spagnolo nato a Stoccarda il 27 marzo 1990. Gioca nel Real in prestito dall'Espanyol, il riscatto costerà 1,5 milioni di euro e avverrà a furor di popolo. È arrivato alla corte di Carlo Ancelotti con uno dei ruoli meno ambiti nel calcio, figuriamoci se il titolare non è nemmeno un attaccante e pure ha segnato 22 gol in 38 partite: il bomber di scorta, la leggenda dei campi di provincia. L'ha fatto anche discretamente, prima ancora di una nottata di gloria eterna: 9 gol in questo campionato, il tecnico di Reggiolo l'ha voluto e l'ha sfruttato al meglio. Eroe nel Santiago Bernabeu, il teatro dei suoi sogni che guardava dal divano.
Sfogliare i post sui social di Joselu è quasi un toccasana, in un calcio multimilionario e zeppo di partite, molte delle quali non si fanno nemmeno guardare volentieri. "Guardando il nostro Real Madrid", scriveva ad aprile 2013. Era giovane, sì, ma nemmeno più di tanto: aveva 23 anni, era sostanzialmente stato scartato dalle merengues dopo due anni nella seconda squadra (una presenza e un gol con la prima: forse si poteva intuire che era destino) e faceva pur sempre il calciatore professionista. In Germania, con l'Hoffenheim.
Viendo a nuestro Real Madrid #champions #ChampionsLeague #halamadrid #futbol #RealMadrid #UCL pic.twitter.com/Dbuff6tb3T
— Joselu Mato (@JoseluMato9) April 24, 2013
Il suo X è pieno di riferimenti così: a cena con la sua ragazza dell'epoca, "vedendo il Madrid". Come lo chiamano i tifosi. Perché Joselu, che (giova ricordarlo) non è comunque uno scappato di casa ma un attaccante con discreti numeri ad alto livello, era questo - un tifoso - fino a non molto tempo fa. Il 20 maggio 2022, quando il Real vinceva la quattordicesima Champions League della sua storia leggendaria, a Parigi c'era anche lui. In giro per le strade della Ville Lumiere con la camiseta blanca, sugli spalti dello Stade de France a tifare, mica in campo. L'1 giugno 2024 a Wembley, il Madrid proverà a vincere la quindicesima Champions della sua storia leggendaria: grazie a lui, José Luís Sanmartín Mato, Joselu. E chi glielo doveva dire. E chi ce lo doveva dire.
A cenar con @dressmyheart viendo el R. Madrid http://t.co/TLEsM0dC
— Joselu Mato (@JoseluMato9) February 13, 2013
🔙 20 de mayo de 2022: Joselu, en París para VER la final de Champions como AFICIONADO del Madrid.
— El Chiringuito TV (@elchiringuitotv) May 8, 2024
🔜 1 de junio de 2024: Joselu, en Londres para JUGAR la final de Champions como FUTBOLISTA del Madrid. pic.twitter.com/qxzm7igrdW
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