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Caso Sarri, meglio sdrammatizzare. In Toscana c'è la parolaccia facile, assurdo parlare di omofobia. Impresa Alessandria, simbolo dei tempi che cambiano

Caso Sarri, meglio sdrammatizzare. In Toscana c'è la parolaccia facile, assurdo parlare di omofobia. Impresa Alessandria, simbolo dei tempi che cambianoTUTTO mercato WEB
venerdì 22 gennaio 2016, 15:102016
di Alberto Di Chiara
Nato a Roma, ha vestito le maglie di Parma, Fiorentina, Lecce, Perugia, Reggiana, Roma e Nazionale italiana. Ha vinto una Coppa Italia con la Roma e una Coppa delle Coppe, una Coppa UEFA, una Supercoppa UEFA e una Coppa Italia, tutte col Parma.

I fatti, belli e brutti, inerenti all'ultima tre giorni di Coppa Italia, ha calamitato la mia attenzione, come quella di tutti gli appassionati di sport in Italia. Non possiamo non menzionare l'impresa dell'Alessandria di Gregucci, che per la prima volta nella storia riesce a raggiungere una semifinale di Coppa Italia. Ennesimo segno del tempo: Carpi e Frosinone in Serie A, i piemontesi in semifinale di coppa, il Crotone lanciatissimo in B, sono realtà che fanno capire come il calcio abbia cambiato i propri connotati nel corso di questi ultimi anni. L'avvento di queste nuove realtà sul palcoscenico più importante è segno di una evoluzione o involuzione del nostro calcio? Diciamo che il calcio a livello tecnico è andato sempre più peggiorando, lasciando spazio più ad una fisicità prorompente che ad altro. Si è infittito il tatticismo esasperato, c'è sempre meno spazio per la fantasia e l'individualità. Questo comporta che una squadra, non avendo più individualità decisive, nel momento in cui cala inevitabilmente a livello fisico, può perdere contro chiunque dando la possibilità a tutte quelle squadre un po' organizzate e in quel momento più pronte fisicamente, di poter dire la propria. Ecco spiegate realtà come Empoli, Sassuolo, Frosinone e Carpi. Ecco allora spiegarsi l'Alessandria in semifinale. E credo che questo sia solo l'inizio. Ne vedremo ancora delle belle. Pensate che se l'Alessandria riuscisse a superare altri due turni, potrebbe ritrovarsi addirittura in Europa League! Che bella favola sarebbe. Ma questi sono segnali positivi o negativi? Chissà.

Impossibile poi, non parlare della diatriba tra Mancini e Sarri. Io credo che la diatriba non vada presa troppo sul serio: è dai tempi dei tempi che in campo tra giocatori, allenatori e addetti ai lavori, se ne dicono di tutti i colori. Tra i miei trascorsi agonistici e da dirigente sono stato 8 anni con Luciano Gaucci, e lì in quanto ad offese e polemiche ci sarebbe materiale per scriverci un libro. Ma tornando al caso Sarri - Mancini direi che alcune frasi dovrebbero essere contestualizzate e indagato il momento che le porta. Mi spiego: è sempre sbagliato offendere le persone, dei professionisti in special modo devono sapersi controllare. Facile a dirsi più che a farsi. Ditelo ai vari grandi allenatori di un tempo, Mazzone, Fascetti, il calcio di Baldini a Parma a Di Carlo. Solo per citare alcuni episodi incresconi. Sono atti sicuramente da non prendere come esempio, ma come dicevo devono essere contestualizzati. Non si possono strumentalizzare parole emerse in piena foga agonistica per buttare giù facili e ipocriti moralismi da quattro soldi. Sarri, in primis è un toscano doc e come sappiamo, tutti i toscani hanno la parolaccia facile. "Buco" a Firenze lo si dice in ogni momento, anche agli amici più cari, è diventato quasi un vezzeggiativo. Si dice anche per salutare in maniera confidenziale: Sarri ha sbagliato ad offendere Mancini, ripeto, ma credo sia meglio smorzare i toni. Accusare addirittura Sarri di omofobia mi pare esagerato. L'allenatore toscano ha chiesto scusa sia personalmente che pubblicamente, che deve fare di più? Stai a vedere che ora scenderanno in campo associazioni contro l'omofobia, moralisti di vario genere che appariranno in tv solo per farsi un po' vedere visto che il calcio fa sempre notizia. Sono e siamo convinti tutti che qualsiasi forma discriminatoria e di razzismo sia da condannare e questo lo sa anche Sarri. Non si possono prendere ad esempio frasi dette a caldo in contesti come quelli di una partita di calcio. Perché se andiamo a cercare di interpretare tutto quello che si dice a caldo dopo una partita, si possono fare mille ipotesi anche fuori dalla realtà. Se per esempio andiamo ad analizzare quello che ha detto Mancini dopo il match in piena foga agonistica e con molto nervosismo: "Sarri e' un razzista. Uomini come lui non possono stare nel mondo del calcio. Ha usato parole razziste... mi ha gridato frocio finocchio...SONO ORGOGLIOSO DI ESSERLO se lui è un uomo... deve vergognarsi". Si potrebbe pensare ad una sorta di outing e visti i tempi non ci sarebbe niente di strano o di diverso da un eterosessuale. Come si parla, si sbaglia non c'è niente da fare. Prima di fare facili polemiche bisognerebbe avere il buon senso di capire il contesto in cui vengono dette certe cose prima di sbilanciarsi in facili moralismi. Già viviamo in un momento calcistico non esaltante, non peggioriamo la situazione.