Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

Il "salutate la capolista" a Firenze fa un certo effetto, questo Kalinic sembra Rush. Samp-Zenga, rapporto deteriorato da tempo e non per il look

Il "salutate la capolista" a Firenze fa un certo effetto, questo Kalinic sembra Rush. Samp-Zenga, rapporto deteriorato da tempo e non per il lookTUTTO mercato WEB
giovedì 12 novembre 2015, 19:262015
di Alberto Di Chiara
Nato a Roma, ha vestito le maglie di Parma, Fiorentina, Lecce, Perugia, Reggiana, Roma e Nazionale italiana. Ha vinto una Coppa Italia con la Roma e una Coppa delle Coppe, una Coppa UEFA, una Supercoppa UEFA e una Coppa Italia, tutte col Parma.

Siamo arrivati alla dodicesima giornata e sentire ancora dire per le vie di Firenze "Salutate la capolista", fa un certo effetto. Un effetto positivo naturalmente. E' senza dubbio la vera sorpresa delle quattro che stanno guidando il campionato. Ma senza dubbio anche la squadra che meglio sta interpretando quel calcio moderno e senza paure che ogni tifoso o amante del calcio vorrebbe vedere applicato dalla propria squadra del cuore. E in questo periodo di vacche magre sia per quanto riguarda la mancanza di grandi giocatori che di qualità di gioco, vedere giocare la squadra di Sousa è merce rara. Impressiona in special modo oltre all'organizzazione di gioco, la lucidità abbinata ad uno stato fisico stupefacente. Il pressing alto che la Fiorentina applica lo si può fare solo se tutta la squadra si muove con sincronia e si ha la condizione atletica per essere aggressivi e lucidi nello stesso tempo. A volte, anzi quasi sempre, non conta quanto si corre ma come. Non contano le percentuali alte di giro palla, ma come si tiene questa, per evitare un possesso fine a se stesso e non finalizzato con efficacia. Queste due prerogative, la Fiorentina in queste ultime partite direi che le ha applicate alla perfezione. Vedere Ilicic che fino a non molto tempo fa veniva sistematicamente contestato per la sua indisponenza in campo o per la sua poca partecipazione, che aggredisce e combatte con qualità fino a risultare ad ora un giocatore determinante per questa squadra sfida.

Per non parlare di Kalinic, la vera sorpresa di questa squadra: corsa, sacrificio e goal. Che si vuole di più da un attaccante? Assomiglia un po' a Ian Rush del Liverpool e non della Juve. Ha la stessa fisionomia e senso del gol. Borja Valero è tornato a livelli impressionanti, un robot con delle pile infinite. Dal primo all'ultimo minuto pressing, interdizione e verticalizzazioni efficaci. Se avesse anche un tiro da fuori micidiale sarebbe da Pallone d'Oro. Bernardeschi è la trasformazione a cui Sousa penso tenga di più. Da trequartista a esterno di fascia a tutto campo, meglio a destra direi, senza rinunciare alle sue qualità offensive. Insomma Paulo Sousa ha saputo non rinunciare al suo talento, responsabilizzandolo in fase difensiva e obbligandolo a fare su e giù sulla corsia. Contro la Roma a sinistra non aveva funzionato benissimo ma a destra a Genova è stato devastante. Un calo fisico fisiologico ci sarà prima o poi, quindi ci sarà bisogno di ricambi efficaci e di qualità che possano garantire nelle zone nevralgiche una continuità di rendimento necessaria per il traguardo finale. Una considerazione da tenere presente a gennaio se per le vie di Firenze si continuerà a sentire "Salutate la capolista".

La Samp intanto ha esonerato Walter Zenga non tanto per la classifica che vede i blucerchiati tre punti avanti al Genoa di Gasperini e a due di distanza dalla Lazio di Pioli e dalla Juve di Allegri, ma più per un rapporto che si è deteriorato dopo la eliminazione inaspettata e prematura nei preliminari di Europa League. In ogni caso spero che non sia per il look presentato da Zenga nella sua ultima apparizione contro la fiorentina. Una ulteriore speranza è che questo non faccia tendenza e moda: sarebbe veramente il segno dei tempi. Montella al suo posto è un ritorno intrigante, che incuriosisce soprattutto i tifosi viola oltre che a quelli blucerchiati naturalmente. Capitolo Palermo: sull'esonero di beppe Iachini, che dire. Con Zamparini trovare delle motivazioni che abbiano una logica o quantomeno una razionalità per chi vive le cose da fuori, non è facile. Per trovare i veri motivi bisognerebbe entrare nei rapporti interpersonali tra il presidente e l'allenatore, e forse neanche questo basterebbe.