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La Fiorentina vince e convince, l'Inter è sempre concreta. Tridente d'oro per il Napoli, mentre le romane arrancano. Mercato: sarà pesca a strascico

La Fiorentina vince e convince, l'Inter è sempre concreta. Tridente d'oro per il Napoli, mentre le romane arrancano. Mercato: sarà pesca a strascicoTUTTO mercato WEB
giovedì 7 gennaio 2016, 20:122016
di Alberto Di Chiara
Nato a Roma, ha vestito le maglie di Parma, Fiorentina, Lecce, Perugia, Reggiana, Roma e Nazionale italiana. Ha vinto una Coppa Italia con la Roma e una Coppa delle Coppe, una Coppa UEFA, una Supercoppa UEFA e una Coppa Italia, tutte col Parma.

Riparte la macchina calcio, il campionato riapre i battenti dopo la pausa natalizia. Tutti con buoni propositi, con l'intento di non commettere più errori o almeno di farne il meno possibile. Riapre freneticamente anche il calciomercato e tutti si agitano e si muovono in massa come nei saldi di fine stagione. Si cerca di correre ai ripari per correggere i tanti o i pochi errori commessi nel mercato estivo. Ma si vende e si compra molto fumo. Ci sono pochi soldi. Ci sono più prestiti gratuiti che altro, si sovrapprezzano le quote di molti giocatori, che si fanno passare per grandi acquisti pronti a risollevare le sorti del proprio club, illudendo la tifoseria. Si cerca di far quadrare i conti con fantomatiche plusvalenze e questo non può andare bene, Parma docet. Ci sono anche movimenti interessanti, ma si contano sulle dita di una mano. Si parla di ritorni eccellenti, a partire da Lavezzi per l'Inter, anche se converrebbe prenderlo a giugno semmai. Ma per il resto si cerca di fare mercato pescando a strascico, sperando di trovare tra i tanti pesci un pezzo pregiato che ripaghi il tutto. Ma per lo più è pesce povero. Ci si deve accontentare. Stiamo raschiando il barile.

Ma perlomeno stiamo assistendo ad un campionato avvincente, tutt'altro che scontato. Non c'è un vero padrone o un vero leader, tutto può succedere. Basta un po' di calo fisico e di deconcentrazione e tutti possono perdere contro tutti, non c'è più quella differenza tecnica che risolve i problemi quando viene a mancare la condizione fisica e mentale, salvo rare eccezioni.

Tra queste, c'è da mettere sicuramente la Fiorentina. I viola abbinano qualità tecnica, organizzazione e condizione mentale-fisica eccellenti. Ilicic fa la differenza, con Kalinic forma un asse formidabile nella zona centro destra dove imperversa anche il dinamismo di Bernardeschi, come il duo Alonso-Borja Valero fa nella zona opposta. Padroni del campo, possesso di palla e fraseggio da alto livello, il tutto abbinato ad una evidente sicurezza e consapevolezza dei propri mezzi, ma anche alla giusta mentalità, fanno pensare che la squadra di Sousa, con i giusti rinforzi nel mercato di gennaio, possa tenere il passo sia in campionato che in Europa da protagonista assoluta.

L'Inter impone tutta la sua fisicità contro le ottime qualità tecniche e organizzative dell'Empoli: alla squadra di Giampaolo forse è mancata in questa occasione un po' di qualità e incisività negli ultimi 20 metri, ma per il mantenimento della vetta della classifica la squadra di Mancini è aiutata anche dall'arbitro. Ennesimo 1-0 per i nerazzurri, che esprimono tanta concretezza ma poca qualità. L'Inter in pratica ha sfruttato l'unica occasione gol della partita per portare a casa la vittoria, come gli è successo spesso in questo campionato. È una qualità anche questa d'altronde.

Sarri era preoccupato della ripresa del campionato, dopo la lunga sosta natalizia, ma il suo Napoli, trascinato dal suo formidabile tridente offensivo, non lo ha tradito. Grande approccio alla partita e ritmi elevatissimi, pratica Torino liquidata positivamente e Fiorentina raggiunta. La Juventus continua la sua marcia inarrestabile, la Roma arranca ed evidenzia tutte le sue debolezze difensive, anche se a Garcia mancavano diversi elementi. Il Milan, contro il rinato Bologna di Donadoni, si dimostra una squadra senza capo né coda, non c'è un reparto da salvare. La Lazio di Lotito fermata proprio dal Carpi, squadra tanto bistrattata dal presidente bianco celeste in tempi non lontani: chi la fa l'aspetti. Cinque squadre in sei punti per la vetta, con ancora un intero girone di ritorno da giocare. Se le emozioni non si riescono a trovare troppo nelle giocate tecniche, quantomeno le si possono trovare nel sostanziale equilibrio che questo campionato ci sta proponendo.