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Lo sbarco dei cinesi a Milano: inizia la colonizzazione. A Roma parte l'avventura azzurra, con molto scetticismo e il caso "10". Miracolo Trapani, grande Cosmi

Lo sbarco dei cinesi a Milano: inizia la colonizzazione. A Roma parte l'avventura azzurra, con molto scetticismo e il caso "10". Miracolo Trapani, grande CosmiTUTTO mercato WEB
giovedì 2 giugno 2016, 00:002016
di Alberto Di Chiara
Nato a Roma, ha vestito le maglie di Parma, Fiorentina, Lecce, Perugia, Reggiana, Roma e Nazionale italiana. Ha vinto una Coppa Italia con la Roma e una Coppa delle Coppe, una Coppa UEFA, una Supercoppa UEFA e una Coppa Italia, tutte col Parma.

Dopo Prato la Cina conquista anche Milano, quantomeno la parte calcistica. Eh sì è la realtà dei tempi purtroppo. Chi lo avrebbe mai detto. Per l'Inter in verità si tratta di un doppio passaggio. Prima la maggioranza nelle mani dell'indonesiano Thohir, ma almeno una parte delle quote erano ancora in mani italiane con Moratti. Ora l'avvento dei cinesi, rappresentati dal colosso di Nanchino: Suning in casa nerazzurra prevede l'uscita di Moratti e l'acquisizione del 100% delle azioni in breve tempo. Insomma dopo il Milan la Cina si prenderà anche l'Inter. Siamo circondati e destinati ad essere colonizzati. Le squadre di club italiane che resistono per ora sono quelle con un bacino di utenza che ancora non alletta le grandi multinazionali asiatiche o mediorientali, ma a questo punto penso che sia solo una questione di tempo.

Chi per ora non rischia di essere sicuramente colonizzata da nessuno è la nostra federazione col suo condottiero Carlo Tavecchio, che si accinge ad accompagnare gli azzurri di Conte nell'avventura europea. Certo se uno da un'occhiata alla lista dei 23 azzurri che prenderanno parte all'Europeo di Francia 2016 qualche perplessità e un pizzico di scetticismo viene inevitabilmente fuori. Ma poi se uno analizza il parco giocatori da cui il Ct doveva selezionare i convocati, ecco scendere in noi una mesta rassegnazione. In pratica questo è quello che passa il convento. Nel girare i canali tv martedì sono incappato nella trasmissione su Rai Uno, dove la Clerici presentava ufficialmente la comitiva azzurra nel meraviglioso parterre del foro italico. Ho notato che, pur se preparata sull'argomento, la presentatrice si doveva far aiutare da Conte per riconoscere i giocatori che scendevano uno ad uno dalle Panda azzurre della FIAT, a parte Buffon e pochi altri. Brutto segno. Insomma diciamo che tutta questa fiducia sugli azzurri non è che ce ne sia. Ma si sa, noi siamo famosi per le imprese impossibili. Speriamo che sia così. Tanto per non sbagliare Conte cerca di dare alla squadra una mentalità guerriera, per compensare le evidenti mancanze di qualità tecniche. Non a caso lo zoccolo duro della squadra il Ct lo ha accentrato nella triade difensiva juventina più Buffon. Il resto si vedrà. Intanto il numero dieci, maglia indossata da Rivera, Baggio, Totti... tanto per citare solo alcuni nobili rappresentanti, la indosserà Thiago Motta. Lo scetticismo aumenta. Ma aldilà di tutto speriamo di essere smentiti e che la truppa azzurra ci sorprenda tutti con un europeo all'altezza.

Volevo poi finire con una nota di merito al Trapani del mio amico Serse Cosmi, che si giocherà il 5 e il 9 di giugno la serie A contro il Pescara. Se riuscisse in questa storica impresa sono sicuro che a Trapani una piazza gliela dedicheranno, almeno.