Sassuolo, esempio per tutto il movimento, mentre l'Inter crolla ancora. Sopravvalutata, mal gestita e presuntuosa: meglio pensare agli eroi paralimpici
Facciamo un rapido resoconto europeo dopo la settimana di Coppe. Partiamo dall'alto: Juventus non brillantissima ma anche un po' sfortunata contro una squadra ostica come il Siviglia. Napoli concreto e compatto che centra un'importantissima vittoria fuori casa. Il Sassuolo è la sorpresa più bella non solo per la prestazione e il risultato rotondo contro una squadra temibile, ma anche per il fatto che in campo si vede finalmente una squadra composta per lo più da giovani italiani, cavalcando, a differenza di tutti gli altri club di Serie A, la giusta politica per cercare di rilanciare il calcio di casa nostra e non di "Cosa Nostra". Fiorentina e Roma contro due squadre alla portata non hanno avuto lampi di luce, anzi direi più ombre ed incertezze. Finiamo con la peggiore in assoluto. L'Inter di De Boer delude sotto tutti i punti di vista. Composta da una masnada di giocatori sopravvalutati e mal gestiti, presuntuosi in campo e in parte anche fuori. È vero che il tecnico olandese ha mandato in campo le seconde linee, ma questa era l'occasione giusta per cavalcare l'onda della fortunata vittoria di Pescara ottenuta in extremis, per ritrovare fiducia e continuità di risultati. Questa è stata una bella mazzata.
Detto questo vorrei parlare ora di emozioni di quelle vere, quelle che vengono dall'anima. Le Paralimpiadi aiutano a rivalutare tante cose o meglio a dare il giusto valore e peso specifico alla nostra quotidianità. ALEX ZANARDI. BEATRICE VIO. PAOLO CECCHETTO. FRANCESCA PORCELLATO. LUCA MAZZONE. EFREM MORELLI. ALBERTO SIMONELLI. FEDERICO MORLACCHI. ASSUNTA LEGNANTE. VITTORIO PODESTÀ. GIANCARLO MASINI. FRANCESCO BOCCIARDO. ONEY TAPIA. MOHAMED KALEM. GIULIA GHIRETTI. GIADA ROSSI. ELISABETTA MIJSMO - ROBERTO AIROLDI. MARTINA CAIRONI. CECILIA CAMELLINI. VINCENZO BONI. GIOVANNI ACHENZA. MICHELE FERRARIN. FRANCESCO BETTELLA.
Questi sono ad ora i protagonisti dei 29 podi paralimpici di Rio. GRAZIE a voi e a tutti i partecipanti, per il coraggio la volontà e l'emozione che riuscite a trasmettere. L'atleta più rappresentativo, non c'è bisogno neanche di rammentarlo, è ALEX ZANARDI. Con tanti mezzi uomini, mezze tacche, mezze verità che ci circondano, Alex ha dimostrato, dopo il tragico incidente che lo ha tagliato a metà, di essere un uomo di una interezza encomiabile. La positività e l'ottimismo che traspare da ogni suo sorriso, dal suo sguardo e da quello che dice senza mai cadere in banalità, è veramente contagioso. Grazie Alex, grazie a tutti i grandi atleti di queste Paralimpiadi, che aiutano a farci capire che gli ostacoli nella vita si possono superare sempre con tanta forza di volontà, ottimismo e l'entusiasmo di vivere.